Malattie Infettive Policlinico Verona Borgo Roma
Recensioni dei pazienti
8 recensioni
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Ottimo reparto
Medici ed infermieri ottimi, competenti, pazienti e sempre gentili.
Trattamento idoneo ed efficace.
Vi ringrazio di cuore
A tutti gli infermieri: vi ringrazio per la vostra grande disponibilità, gentilezza e umanità.
Un ringraziamento speciale alla dott.ssa Giulia Masini che con la sua competenza, professionalità ed empatia mi ha condotto fuori pericolo e mi ha guarito. Non dimenticherò mai il suo sorriso, la sua sensibilità e il fatto che mi trasmetteva sempre tanta fiducia.
Ringrazio anche la dott.ssa Paola Del Bravo che è passata a trovarmi e con la quale abbiamo parlato un po’ in portoghese. Grazie ancora dott.ssa Masini.
Bravi
Ero sotto cura per un linfoma non Hodgkin, scoprii l'HIV con le analisi iniziali.
Bravi, sempre attenti e disponibili. Dal 2005 sto bene grazie a loro.
Un ringraziamento a tutti i medici e infermieri
Desidero esprimere un mio giudizio iperfavorevole in merito a tutti i medici del reparto malattie infettive di Borgo Roma! Anni che furono era collocato a Borgo Trento, io è dal 1986 che sono seguita per infezione da Hiv. Poi dal 2011, per cause maggiori, mi sono dovuta spostare, ma rimpiango moltissimo questi santi medici: dott. Mazzi, dott. Lanzafame, dott.ssa Mara Arrighi, dott.ssa Carolo, dott.ssa Menta e tanti altri, compresi gli infermieri. Avevo anche fatto dei ricoveri ospedalieri per anoressia e candidosi esofagea, diciamo che agli inizi dei miei day hospital non c'erano i farmaci molto costosi di oggi.
Ora sto benissimo, l'anoressia da anni grazie al dottor Mazzi l'ho sconfitta. Vorrei rivolgere un'appello per chi soffre di questa patologia, il mio consiglio è: andate a Borgo Roma se volete che vi curino bene...
Un grazie speciale va al dott. Romualdo Mazzi, anzi, ne approfitto per fargli auguri in anticipo del suo compleanno (domani 1 luglio il dott. Mazzi compie gli anni). Spero il prima possibile di andare a trovare tutto lo staff medico e infermieristico, se io sono qui a scrivere è grazie a loro, oltre alla mia voglia di vivere!!! Sono dei grandi!!
Grande umanità e professionalità
Persone speciali, mi hanno seguito in tutto e per tutto, dai medici a tutto il personale infermieristico. Un grazie particolare alla Dott.ssa Emanuela Lattuada e al dott. Nicolè che mi hanno seguito e consigliato al meglio.
Professionalità e simpatia
Sono soddisfatta dalle due visite fatte con la Dott.ssa Emanuela Lattuada (a Borgo Roma), anche se mi ha solo tranquillizzata, dato il fatto che io e mio marito stiamo cercando di avere un bambino e ha nel miglior modo esaminato i miei referti.
Anche se non era di normale procedura (dato che il reparto di competenza sarebbe quello di Borgo Trento con la Dott.ssa Mara Merighi), la dottoressa a cui mi sono rivolta telefonicamente si è mostrata infastidita dalla mia telefonata (fatta su indicazione della Dott.ssa Lattuada), dicendomi che non aveva tempo in quel momento e che mi avrebbe ricontattata, cosa che non ha più fatto.
Comunque osservo che questa è la prassi, che ho già superato rivolgendomi a un altro medico più competente e professionale.
Reparto Malattie Infettive Policlinico Borgo Roma
Sono in cura da oltre 10 anni, inizialmente a Borgo Trento e poi il trasferimento presso il Policlinico Borgo Roma. Devo fare i complimenti al personale infermieristico per l'umanità e la preparazione professionale ma, soprattutto, alla Dottoressa Giada Carolo che mi ha seguito in ogni mio passo. Credo che chi critica queste persone dovrebbe farsi un bell'esame di coscienza, perchè il sottoscritto in 10 anni che frequenta il reparto, ha sempre trovato disponibilità, competenza e serietà ma, soprattutto, una parola ed un sorriso anche quando le cose non vanno come devono andare. Grazie ancora per quello che fate.
Meningo encefalite
Sono stata ricoverata per una decina di giorni presso il suddetto reparto per una meningo encefalite. Lavoro anch'io in ambito ospedaliero e quindi sono forse eccessivamente critica ma, nel corso della degenza, ho avuto modo di analizzare diversi aspetti.
Punti di forza sicuramente la disponibilità della Caposala nei confronti dei pazienti, camere ampie e ben attrezzate, possibilità di interloquire facilmente con i medici, pasti caldi e serviti in porzioni singole.
Punti critici:
- mancanza di una "carta di reparto" con informazioni di massima quali ad esempio mission, vision, orari vari, nominativi dell'equipe ecc.
- mancato rispetto delle competenze: forse per carenza di personale di supporto (OSS/OTAA), vengono affidati agli infermieri numerosi compiti incongrui quale consegna dei pasti, mero rifacimento dei letti, chiusura e ripristino dei sacchi per i rifiuti e per la biancheria, accompagnamento dei pazienti in giro per l'ospedale per l'esecuzione di esami e visite specialistiche
- scarsa assistenza in senso generale: sia nel mio caso, che in altri di cui sono venuta a conoscenza, spesso se non fosse stato presente un accompagnatore, il degente veniva lasciato per ore da solo senza alcun tipo di assistenza nemmeno per il supporto al soddisfacimento di bisogni primari...unico momento in cui si vede qualcuno la somministrazione della terapia e dei pasti! (il reparto prevede tutte stanze singole di isolamento). Nel mio caso in particolare sono rimasta ore a vomitare da sola senza che nessuno avesse la cura di allungarmi un telo pulito o di fornirmi un minimo di sostegno psicologico.
- pulizie inadeguate: è presente all'interno dell'ospedale una squadra pulizie. Una persona passava 2 volte al giorno ma appunto passava, non puliva!!!
- disorganizzazione per quanto riguarda l'espletamento di esami, procedure più o meno invasive, visite specialistiche: in più occasioni ero stata informata (dai medici) che avrei eseguito una visita o un esame ad una determinata ora ma queste poi "saltavano" per disguidi, disaccordi, mancati appuntamenti
- telefono e televisione in camera non funzionanti.
Ovviamente quando una persona viene ricoverata per un problema come il mio ha poca possibilità di scelta ma credo che, con pochi sforzi dal punto di vista organizzativo e relazionale, si potrebbe rendere molto più tollerabile una esperienza di per sè frustrante e disorientante come quella di un ricovero.
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