Malattie Infettive Ospedale Potenza
Recensioni dei pazienti
4 recensioni
Considerazioni sulla sanità pubblica
Nel nostro Paese è diffusa, nei mass media e anche nell’opinione pubblica, l’abitudine di muovere critiche al Servizio sanitario pubblico denunciandone carenze e malfunzionamenti.
Naturalmente é innegabile che anche nella Sanità pubblica, come d’altronde in ogni campo dell’attività umana, vi siano dei casi, purtroppo a volte anche gravi, di mala sanità, di carenze, di cattiva gestione, di mancanza di controlli e altro.
In qualche caso si verificano anche riprovevoli errori che causano danni gravi o addirittura il decesso di qualche paziente. E questi vanno senz’altro denunciati e stigmatizzati. Ma essi sono una piccolissima percentuale in confronto a tutta l’attività che il personale medico e paramedico svolge quotidianamente con professionalità e dedizione, a volte in condizioni difficili con scarsità di mezzi, carenza di personale e turni di lavoro stressanti.
In definitiva io credo che il personale sanitario (medici, infermieri e operatori ausiliari) salvo qualche deplorevole caso di scarsa professionalità o sufficienza di comportamenti, non operi per danneggiare i pazienti ma, al contrario, che si adoperi per tutelare la salute della comunità.
A tale proposito vorrei portare la mia testimonianza come paziente che ha usufruito del Servizio sanitario pubblico in pochi ma significativi casi.
Nel 2009 sono stato ricoverato presso l’Ospedale di Villa d’Agri (PZ) per una gravissima forma di polmonite all’ultimo stadio. Sono stato undici giorni in rianimazione, intubato e in coma farmacologico. È stato grazie all’impegno e alla professionalità dei medici di questo reparto che ho superato quel gravissimo episodio. In pratica mi hanno salvato la vita.
Ultimamente sono stato ricoverato per una gravissima infezione, che ha provocato ulteriori e serie complicazioni, dapprima presso l’Ospedale di Villa d’Agri (PZ) (dal 19/08 al 13/09/2019) e successivamente presso l’Ospedale S. Carlo di Potenza nei reparti Malattie infettive e UTIC (dal 13/08 al 29/10/2019 e dal 29/11 al 19/12/2019).
Anche in questa triste occasione ho potuto verificare e apprezzare la capacità professionale e la competenza del personale sanitario, dal primario agli aiuti, dagli infermieri agli operatori socio-sanitari, dai radiologi ai vari specialisti che mi hanno seguito quotidianamente con impegno costante durante tutto il periodo di degenza.
Inoltre ho constatato la gentilezza e la cortesia da parte di tutti. Ricordo con piacere i sorrisi e le parole di incoraggiamento che in simili circostanze fanno tanto bene. Tanto che alla fine ne è nata una sincera amicizia.
Per questi motivi sento il dovere di ringraziare per il trattamento e le cure ricevute e di manifestare queste mie constatazioni alla Direzione Sanitaria affinché possa rendere merito a coloro che hanno svolto il proprio compito in modo egregio.
Sequela di errori
In data 04/02/2012 accedevo all’Ospedale “S.Carlo” di Potenza, U.O. di “Malattie infettive”, con diagnosi di febbricola di n.d.d., cefalea pulsante e contemporaneo “lasegue” positivo. Benché perplesso per la prima ipotesi diagnostica (sospetta spondilodiscite), accettavo il ricovero presso detto reparto e in occasione della visita d’ingresso esibivo una certificazione specialistica redatta dal neurologo di fiducia, al cui interno veniva prescritta una RMN encefalo e midollo “in toto”. Nonostante tale prescrizione, medici e primario pro-tempore si soffermavano solo sui sintomi che dall’encefalo si irradiavano alla colonna vertebrale, ragion per cui ordinavano una Risonanza Magnetica "lombo-sacrale", anziché dar seguito alla citata prescrizione specialistica. Diagnosi di dimissione dopo 6 giorni di ricovero: lombosciatalgia.
In realtà io avevo una MAV cerebrale in fase di rottura!!!
La diagnosi corretta veniva fatta presso altra struttura ospedaliera in Salerno (meritevole di encomio), grazie agli esami strumentali giusti: RMN Encefalo, Angio RM del distretto vascolare intracranico, Pan-Angiografia cerebrale.
A Potenza invece, nonostante le visite di rito in ingresso e nonostante gli esami espletati durante i giorni di ricovero, nessuno dei sanitari comprendeva che i sintomi riferiti andavano ricondotti ad un problema a livello di S.N.C., con conseguente emorragia subaracnoidea e successiva irritazione sciatica da raccolta ematica nel sacco durale della cauda. Anche la febbricola altro non era che un riflesso della MAV e dell’infiammazione del nervo sciatico, prodotta dal sanguinamento di tale malformazione vascolare ad alto flusso. Questo è solo il secondo dei tre casi di “malpractice” sanitaria di cui sono stato vittima e che sono stati oggetto di recensione su questo sito. Per la vicenda sopra descritta, lo scrivente intraprenderà un’azione legale risarcitoria per il danno da ritardata ed errata diagnosi, nonché per il ricovero nel reparto sbagliato (Malattie infettive anziché Neurochirurgia).
Con osservanza,
F. Musci
Cirrosi epatica con ascite
Mio padre è stato qui ricoverato per 3 mesi, il responsabile non era stato in grado di analizzare, insieme al resto della equipe, nemmeno una risonanza magnetica! Signorina non si preoccupi, non è un epatocarcinoma! Un fegato plurinodulare con un nodulo di 8 cm. che ricopriva la maggior parte del fegato, non era un HCC! Bè assurdo.. Un suo collaboratore, dopo 40 giorni che era stata fatta la risonanza, voleva sottoporre nuovamente mio padre ad una nuova risonanza poiché pensava che l'esame non fosse stato fatto! Poveri noi..
E dopo 90 giorni di agonia mio padre è morto...
Un piccolo grazie
Grazie a Dio nella mia vita sono sempre stata bene, ma 2 anni fa mi è crollato tutto addosso... in un altro ospedale i miei genitori sono stati ignorati ben 2 volte, ma qui mi hanno salvato la vita! Ero in ospedale da giorni, ma appena son diventata cosciente ho realizzato di essere stata fortunata ad essere ricoverata qui: medici fantastici e che mi hanno seguita sempre ed attentamente nei minimi particolari; infermieri bravissimi e soprattutto UMANI; la mia camera (ero in isolamento) veniva disinfettata 2 volte al giorno...
Sono di Varese ed ero in vacanza a pochi km. da qui, ma vi assicuro che non mi sono sentita sola e non ho rimpianto mai che non mi fosse accaduto qui!
Se qualcuno dell'equipe legge: grazie davvero a tutti, i vostri sorrisi mi hanno aiutata molto e.... sono tornata quella di prima senza grandi conseguenze. Un abbraccio.
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