Istituto Scientifico di Pavia Boezio

Credevo fossero ad un livello di esperienza piu' elevato, ma purtroppo si sono dimostrati niente di più di quello che poteva dare un ospedale "normale". Anzi, alla fine non si è risolto nulla e una dottoressa mi ha detto di sentire un'altra campana. Più di loro che sono il centro degli studi....
Sono rimasta davvero delusa e non solo io, ma anche il medico che qui mi aveva indirizzato.

Il 29 dicembre sono stato ricoverato e curato infinitamente bene con visite di alto profilo medico e controlli giornalieri da parte della dott.ssa Saulle e altri collaboratori della sua equipe.
Non è stato affidato nulla al caso, lasciando in un apposito registro tutto ciò che dicevo e che veniva appurato dalla dott.ssa Saulle, applicando alla terapia che stavo facendo le modifiche necessarie. Gentilezza e cortesia hanno poi completato l'opera.
Un grazie di cuore a tutti per l'impegno e per l'attenzione per risolvere il problema della mia patologia.

Mio padre è stato ricoverato presso questa clinica per un mese dopo il trasferimento dal Besta di Milano per la CIDP. Lucidissimo di mente, ma non autonomo in quanto incapace di deambulare da solo, si aspettava di avere la stessa eccellente assistenza infermieristica fornita dal Besta.. amara sorpresa!I n via Boezio il personale infermieristico non ama essere disturbato, soprattutto di notte! Di notte se il paziente vuole essere accompagnato in bagno, deve arrangiarsi a letto.. o mettere il pannolone, cosa che per una persona che vuole star meglio, certo non contribuisce a migliorare lo stato emotivo e psicologico. Mio padre doveva resistere fino all'arrivo di mia madre alle 7.00.
Altro discorso si deve fare per i medici, la cui disponibilità, professionalità e il SORRISO sono stati sempre presenti durante la degenza di mio padre. Un particolare grazia ai dottori Zaliani e Loi.

Quanto segue vale per l'Istituto Scientifico Maugeri di Pavia - Via Boezio 28, presso il quale mio papà è stato trasferito a seguito di intervento chirurgico eseguito al Besta di Milano di asportazione chirurgica di un tumore al cervello.
Il trasferimento a questa struttura ci era stato caldeggiato per le competenze necessarie alla riabilitazione post-operatoria, visti i deficit neurologici presenti ancora a distanza di 15 giorni dall'intervento.
Mio papà necessitava di riabilitazione fisioterapica e logopedica.
Viste le situazioni di mio papà (alimentato con sondino e munito di catetere) è stato chiesto a mia mamma la presenza 24/24h.
La logopedista (o assistente?) è apparsa dopo 15 giorni dopo numerose insistenze; anche dopo si è vista 1/2 volte la settimana per pochi minuti al giorno. Devo dire che mio papà collaborava poco, ma questo non giustifica la professionista.
Il catetere è stato tolto dopo 3 settimane, anche qui dopo moltissime insistenze.
Il personale infermieristico è stato scarso, a parte poche eccezioni. Mio papà veniva messo sulla sedia solo dopo moltissime insistenze e mai durante i fine settimana.
Il medico non ci ha mai esposto un protocollo che avevano intenzione di seguire, nonostante le nostre insistenti richieste.
Concludo dicendo che, sebbene le condizioni di mio papà siano probabilmente non recuperabili, nessuno ci ha mai parlato chiaro e nulla o quasi è stato fatto da parte della struttura.
Sfiniti di tutto ciò, abbiamo trasferito nostro papà ad altro ospedale, dopo il consulto privato con altra struttura medica che non cito, ma la cui professionalità supera anni luce quella incontrata qui.

Mio papà (74 anni), operato a Milano per un glioma altamente maligno, avrebbe avuto bisogno di essere indirizzato in una struttura in grado di assicurare assistenza continua ed un programma di riabilitazione costante e completo. Al contrario, con il ricovero nell'Istituto di via Boezio, mio papà è stato di fatto abbandonato nel suo letto, con un programma di riabilitazione ridotto a circa mezz'ora al giorno di fisioterapia (5 gg. su 7), senza alcun programma neppure per eliminare il catetere ed il sondino naso-gastrico. Quest'ultimo era addirittura stato collegato in modo errato, per cui non arrestava l'alimentazione quando l'esofago risultava pieno. Il catetere è stato tolto solo dopo pressante insistenza di mia mamma e, nonostante ripetuti tentativi di dissuasione da parte del personale dell'istituto, che successivamente rimandava il cambio del pannolone se in quel momento bisognava "servire il tè"(sic). Il giudizio è particolarmente negativo per il personale medico e paramedico.

La mia esperienza è stata negativa: fisioterapie di 40 minuti al giorno, considerando che devono fare solo questo.. lo trovo veramente vergognoso. Volevo quindi dire ai dottori delle strutture pubbliche di informarsi su dove mandano i propri pazienti, soprattutto dopo gli interventi per la riabilitazione...Questo non è certo il posto giusto.

Io sto consigliando questo istituto ad altre persone, perchè vale proprio la pena essere seguiti dai medici, fisioterapisti e tutto lo staff che lavora in quel centro.
Spero di rientrarci al più presto perchè sono eccezionali e qualificati.
Distinti saluti, Varotti Daria.