Istituto Oncologico Veneto di Padova
Giudizio dei pazienti
Recensioni dei pazienti
17 recensioni
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DISORGANIZZAZIONE
Da anni, purtroppo, sono in terapia e debbo riscontrare che negli ultimi mesi vi è stato un notevole calo organizzativo.
Tempi di attesa lunghissimi e non sempre dipendenti dal reparto.
Dovreste rivedere l'organizzazione.
Non è possibile che un paziente debba attendere anche 4 ore per una terapia...
Tumore pancreas
Volevo condividere la mia esperienza di familiare di una paziente oncologica curata allo IOV per adenocarcinoma duttale del pancreas.
Nonostante i positivi risultati iniziali, grazie alle cure effettuate in questa struttura, persistono delle perplessità legate al fatto che le dottoresse siano state molto veloci a "scaricare" la paziente nel momento in cui si è verificato un peggioramento, peraltro trattato successivamente in altra sede, e ad inviare al palliativista con mesi di anticipo. Le condizioni e le analisi della paziente sono tuttora abbastanza buone e il dubbio che persiste è che magari ci siano stati dei budget da rispettare e direttive impartite e che si dia priorità per le cure ai pazienti più giovani. Rimangono, pertanto, l'amaro in bocca e la delusione delle aspettative da parte della paziente, che ha capito benissimo di essere stata scaricata, e dei suoi familiari.
Mesotelioma pleurico
Quest'anno sono due anni che mio padre sta combattendo contro questo male, e non sta migliorando. Ha affrontato più di 20 sedute di chemioterapia, le prima allo IOV di Padova, dove all'inizio della malattia gli era stato detto dal dottor Rea su appuntamento preso con lui a pagamento che era operabile, e che doveva seguire prima dell'operazione una serie di chemioterapie.
Ci disse inoltre che dovevamo aspettare la chiamata dall'oncologo che ci avrebbe seguito nel giro di una settimana, cosa che non è accaduta, ed eravamo nel mese di giugno 2019, quindi abbiamo dovuto chiamare noi.
Ci diedero appuntamento con l'oncologa per discutere su quando cominciare la chemioterapia, l'oncologa ci disse che potevamo cominciare dopo ferragosto 2019.
Dopo il primo ciclo di chemio, facemmo la seconda visita a pagamento dal dottor Rea, dove serenamente ci disse che non ero più operabile perché era passato troppo tempo, noi dicemmo subito che avevamo rispettato quello che ci avevano detto loro, e che anzi non eravamo stati chiamati nei tempi da lui comunicati.
In quel momento le nostre speranze divennero molto minori.
So che la malattia di mio padre è una delle peggiori da curare, ma proprio per questo se si dà speranza, bisogna fare in modo che la professionalità, la competenza e la fama dei medici non risultino alla fine chiacchiere.
Ora stiamo proseguendo la nostra terapia nell'ospedale di Bassano del Grappa e mio padre continua a pensare che, se non fossimo andati allo IOV, sarebbe stato meglio, visto come sono andate le cose...
Asportazione sarcoma
Competenza, attenzione e disponibilità da applausi.
Mi spiace solo che dopo gli esami di controllo non riesca più a contattare il chirurgo che mi ha seguita in modo molto attento.
Pessima esperienza
In sede di consulenza privata effettuata durante un ricovero presso l’unità di chirurgia dell’ospedale di Padova, il dottor Vincenzo Dadduzio dello IOV ci ha consigliato di effettuare l’analisi genetica del tumore c.d. “Foundation One” tramite un centro analisi di Padova da lui indicatoci. Una volta ottenuto l’esito e inviatoglielo con richiesta di leggerlo e darci un supporto, il dottor Dadduzio non ha mai risposto alla nostra email, e così ai nostri messaggi e telefonate, è "sparito". Ci siamo dovuti rivolgere ad altri oncologi per avere indicazioni, i quali ci hanno tra l’altro fatto notare che non avrebbero mai prescritto quell’esame nel nostro caso, in quanto inutile, ma ci avrebbero semmai fatto fare dei test genetici specifici molto meno costosi (quello prescrittoci ha avuto un costo di ca. 4000 euro). Non è tanto la questione economica però che mi preme sottolineare, quanto la mancanza di umanità nel non aver mai inviato una risposta, neanche vaga, allorchè gli abbiamo trasmesso il risultato dell’analisi da lui consigliataci. Solo la parcella per la consulenza che ci aveva fornito durante il ricovero ci è arrivata prontamente.
Tumore retto
La mia esperienza è stata negativa. Più volte hanno sbagliato la letture delle Tac dicendo che la situazione era rimasta invariata, quando in realtà non era così, purtroppo. In cinque anni hanno utilizzato sempre lo stesso farmaco, e quando hanno finalmente deciso di cambiare, ormai era troppo tardi. Inoltre, cosa ancor più grave, quando mia sorella era allo stato finale della malattia, più volte, in preda a dolori lancinanti, è andata al pronto soccorso dell'ospedale di Padova, che a sua volta la trasportava in ambulanza allo IOV, dove non veniva ricoverata ma mandata di nuovo a casa poiché non c'erano posti a disposizione nonostante i dolori. Assistenza zero.
Terapia per leucemie e mielomi
Scrivo per comunicare a pazienti e all'ospedale stesso che esiste una nuova terapia di nome Zalmoxis approvata dall'EMA che consente il trapianto di midollo osseo da donatore parzialmente compatibile (ad esempio un familiare) senza incorrere in GVHD. Questa terapia può essere usata per curare vari tipi di leucemie, mielomi e linfomi.. Informatevi per la vostra salute, spero possa aiutare qualcuno ricoverato all'ospedale, o chiunque legga.
Tumore polmonare
Mi dispiace ma l'esperienza di mio cognato può essere solo giudicata negativamente. Non voglio fare nomi, ma il medico che lo ha assistito è facilmente riconoscibile. Poco coordinati, hanno dato luogo ad un severo accanimento terapeutico, hanno rifiutato la terapia immunologica, e non hanno indirizzato il paziente ad altra struttura in cui era possibile tentarla. Grande concorrenza tra strutture di regioni diverse. Giudizio negativo. Lui se n'è andato in cielo ieri..
Cancro terminale
Gradivo, assieme alla mia famiglia, testimoniare la poca disponibilità della Dott.ssa Zora Baretta.
Praticamente volevamo essere informati dell'andamento di un nostro famigliare, con tanto di Consenso Firmato, ma ci ha negato le informazioni. Riscrivo NEGATO le informazioni sul paziente oncologico.
Riteniamo che la dottoressa dovrebbe essere in grado di saper accogliere il paziente oncologico, è un diritto del malato, soprattutto nel nostro caso di Malato Terminale.
Per ora non ci sentiamo di consigliarlo a nessuno.
Col dolore nel cuore per come ci ha trattati,
cordialità.
Melanoma spitzoide
Sono stato visto dalla dottoressa Chiarion Vanna Sileni per un consulto relativamente ad un melanoma III stadio B con metastasi al linfonodo sentinella e successivo svuotamento linfonodale che ho eseguito all'ospedale di Vicenza. I medici di Vicenza, data la mia giovane età (30 anni) mi consigliano di recarmi allo IOV, per un consulto su eventuali terapie da seguire successivamente alla radicalizzazione chirurgica.
Incontro la dottoressa Chiaron dopo 1 ora e 20 minuti di attesa, e soprattutto in una condizione psicologica molto fragile.
Invia la mia compagna, che mi aveva accompagnato ed era fortemente desiderosa di ascoltare con me i consigli della dottoressa, a sistemare con perdita di metà visita, la burocrazia (impegnativa e dati vari).
Ritorna in ambulatorio mentre io sono stato sopraffatto di informazioni tra cui che non aveva senso fare lo svuotamento linfonodale perché secondo lei era ovvio che avrebbe dato esito negativo (consideriamo che è solo suggerito dal protocollo internazionale del melanoma in caso di metastasi al linfonodo sentinella), e che una ragazza nelle mie stesse condizioni cliniche è stata bene per due anni e dopo si è trovata con metastasi ovunque... ed è deceduta.. Sono uscito dall'ospedale con la forte convinzione che non ci sarei più entrato.. non voglio fare appunti negativi alla struttura ospedaliera, che non ho potuto testare.. ma al medico che mi ha seguito sì, non per le sue competenze, ma per la totale mancanza di sensibilità di un medico che, essendo oncologo, dovrebbe traboccare di queste caratteristiche.
Professionalità del Dott. Basso
Mio padre ha subìto una resezione alla vescica con biopsia in Puglia e dopo aver aver avuto l'esito, trattandosi di un carcinoma ci siamo recati a Padova dal Dott. Umberto Basso per una visita intramoenia. Di lì siamo usciti molto soddisfatti, prima di tutto perchè ci ha spiegato che non è molto grave, ma soprattutto per l'esaustiva presentazione del quadro completo (con una professionalità inaudita) dopo aver visionato tutto il faldone dei precedenti esami, nonchè visualizzazione del cd che avevamo con noi. Grazie di cuore.
Tumore polmonare
Mi permetto di scrivere quanto segue sperando d'essere d'aiuto a qualcuno nella scelta del centro presso cui farsi seguire. La nostra esperienza non è stata positiva a causa di una scarsa coordinazione tra i componenti del team multidisciplinare (oncologi, anatomopatologi, chirurghi toracici). Ciò ha portato a decisioni diagnostico-terapeutiche mal ponderate, con aggravio non indifferente della sofferenza, fisica e psicologica. Alla prima TAC il tumore è stato giudicato operabile (forse il chirurgo quel mattino era di fretta e per non soffocare ogni speranza ha ritenuto di dire così..), sulla base della stessa TAC dopo 2 settimane il tumore è stato giudicato inoperabile dallo stesso chirurgo (e il chirurgo ha negato d'avere mai detto che il tumore fosse operabile..). Questo ha però comportato l'avvio di una chemioterapia aggressiva in senso neoadiuvante che è stata gravata da gravi effetti collaterali. La diagnosi istologica stessa è stata errata (adenocarcinoma anzichè carcinoma sarcomatoide) nonostante 2 broncoscopie e una mediastinoscopia (quest'ultima addirittura fatta per nulla: nonostante una malattia mediastinica bulky non è stato prelevato materiale idoneo!). Ogni volta abbiamo inoltre atteso a lungo i referti istologici, dovendo sollecitare più volte il servizio di anatomia patologica. Ci siamo per fortuna rivolti allo IEO di Milano, dove è stata per lo meno posta la corretta diagnosi (una forma rara di carcinoma polmonare, tipo sarcomatoide) e con molta professionalità e capacità comunicativa è stata data una corretta prognosi (ahimè rapidamente infausta). Quando si sta male si ha perlomeno bisogno di chiarezza.
Mi sento di ringraziare solamente il personale medico del Servizio di Radiodiagnostica dello IOV, disponibile e molto puntuale. Un grazie per l'umanità e la disponibilità dimostrata anche all'Oncologa dott.ssa Bonanno, ma la buona volontà del singolo in patologie così gravi e complesse non è sufficiente, serve un lavoro multidisciplinare che nel nostro caso è stato fallimentare.
Grazie, grazie equipe del professor Rossi
Siamo arrivate qui che la nostra fiducia sugli ospedali era pari a zero.
Mia sorella da gennaio andava dentro e fuori dall'ospedale di Oderzo, diagnosi: diverticolite acuta. Dopo 3 mesi fatta laparoscopia: aveva un carcinoma ovarico gia' al terzo stadio. Ma come si fa ad essere medici o considerarsi tali e non capire di sottoporla ad altri esami visto che ogni 15 giorni era in ospedale?? Chi puo' non vada a farsi curare neppure un'unghia in quell'ospedale..
Grazie invece all'equipe del professor Rossi, mia sorella ne e'uscita sana, ha ripreso a sorridere e a credere negli ospedali.
Un grazie speciale e tutta la mia stima va soprattutto all'oncologa Zora Baretta, di poche parole ma molto preparata e disponibile. Un altro super grazie va al dottor Antonio Sommariva, chirurgo molto preparato e rassicurante, disponibile e gentilissimo.
Consiglio, se avete problemi di carcinomi, di rivolgersi allo IOV, è una struttura di persone molto preparate e disponibili, ti senti quasi come a casa.
Molto, molto preparati tutti.
Oncologia Medica 2 - IOV
NONOSTANTE TUTTO, RINGRAZIO LA STRUTTURA OSPEDALIERA E, IN PARTICOLARE, LA DOTTORESSA CHIARION VANNA SILENI.
MIO PADRE, ZILIOTTO NARCISO, IN CURA DAL 2008, è DECEDUTO IL 12/03/2013.
UN PICCOLO APPUNTO: VI è STATA POCA UMANITà E GLACIALE RAPPORTO, SPECIALMENTE NELL'ULTIMO PERIODO.. UN PO' PIù DI CALORE NON GUASTEREBBE PER CHI PROPRIO NON HA SPERANZA.
UN SALUTO,
ZILIOTTO ALBERTO
Servizio cura pazienti con cancro
Per i primi due trattamenti ricevuti, mia moglie (ed io come accompagnatore) siamo stati nel reparto per ben 7 ore di cui: 1 e mezza per esame sangue e visita preliminare, 3 abbondanti per attesa trattamento, 2 per preliminare e trattamento. Con i mezzi di comunicazione e programmazione oggi disponibili, possibile non si possa pianificare un pò meglio il tempo di attesa? Dalle ore 11.00 alle ore 14.00: questo il problema per me da risolvere.
Non si potrebbe ad esempio regolamentare il flusso, chiedendo a chi abita in città di ritornare nel pomeriggio dopo le 14.00, lasciando agli esterni la possibilità di finire prima? Così facendo ne avrebbero vantaggio tutti. Un semplice messaggino a chi acconsentisse, allevierebbe il disagio a chi dovesse rientrare in siti lontani da Padova. Un semplice suggerimento.
Grazie comunque a tutti: medici, infermieri ed operatori di ogni genere. Per tutti un riconoscente elogio per la disponibilità e la gentilezza. Sono orgoglioso di abitare in una città che mi ha messo a disposizione tale servizio sanitario.
Glioblastoma
Ho trovato medici maleducati ed incompetenti tanto da confondere un herpes zoster oftalmico per un brufolo e una congiuntivite, curandolo con cortisone!... Ma scherziamo? Questo ha complicato le cose e compromesso l'esito della terapia in corso. Il reparto ospedaliero è tetro, le infermiere del tutto impreparate agli imprevisti che sorgono in pazienti colpiti da questo tipo di tumore. Sono amareggiata e sbalordita. Sconsiglio questo istituto.
Chirurgia Oncologica- dr. Castoro
SONO STATA SEGUITA DAL PROFESSOR ANCONA E DAL DOTT. CASTORO, AIUTATI DAL DOTT. CAGOL E DOTT.SSA ALFIERI: SONO TUTTE PERSONE ESTREMAMENTE PREPARATE E DISPONIBILI. MI HANNO COSTANTEMENTE MONITORATA E INFORMATA SU TUTTO: CICLICAMENTE SONO SEMPRE IN REPARTO A CONTROLLARE I PAZIENTI, IN QUALSIASI GIORNO E SPESSO ANCHE LA SERA TARDI. UN ELOGIO VA FATTO ANCHE AGLI INFERMIERI DI REPARTO, ESTREMAMENTE GENTILI E DISPONIBILI ANCHE SE CHIAMATI DI NOTTE. MI SONO TROVATA MOLTO BENE E I MEDICI SI SONO SEMPRE CONFRONTATI ANCHE CON I MIEI GENITORI, MANTENENDOLI COSTANTEMENTE AGGIORNATI. RINGRAZIO TANTISSIMO ANCHE ANGELO, L'ANESTESISTA CHE MI HA SEGUITA SEMPRE PRIMA E DOPO L'INTERVENTO. RINGRAZIO TUTTI, SONO STATI SPLENDIDI.
INFERMIERI MOLTO DISPONIBILI, ATTENTI E PAZIENTI.
IL REPARTO E' BEN ORGANIZZATO ED ANCHE IL PERSONALE DELLA SALA OPERATORIA E' STATO ECCEZIONALE SIA DAL PUNTO VISTA PROFESSIONALE CHE DAL PUNTO DI VISTA UMANO.
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