Istituto Neuromed di Pozzilli

Finalmente ho trovato una struttura eccellente, dove mi sono sentita accolta e dove ogni dubbio, ogni mia considerazione, ogni mia necessità relativa alla patologia, non viene sottovalutata. Farò altri accertamenti in day hospital, per avere un quadro completo della mia epilessia. Ringrazio tantissimo il prof Paolini per aver capito il mio disagio e il mio sconforto.

Ho trovato professionalità, educazione, disponibilità, affetto dalla caposala, dalle infermiere, al primario e collaboratori, non trovo parole per ringraziare l'accoglienza con una scatola regalo con accessori per igiene personale, sono davvero soddisfatta e felice di essere in questo splendido nosocomio, grazie non dimenticherò mai questa degenza.

Operato di ernia L4-L5 e di una stenosi ad una vertebra il 01/07/2023... dopo tre giorni che stavo ovviamente sul letto di casa in assoluto riposo, non giovando di nessun miglioramento, ricontatto il dottore che mi ha operato. Dopo svariati tentativi di farmaci molto inutili mi prescrive una risonanza...risultato? Ernia L4-L5... da lui chiamata recidiva di un'ernia! Dopo 2/3 giorni dall'operazione una recidiva? Comunque mi contattano e mi riferiscono che dovrò subire un nuovo intervento, il 1 agosto 2023 mi operano, inizialmente sembra decisamente meglio rispetto alla prima operazione e si torna a casa, dicono e spero che sia solo "temporanea" la perdita del nervo anteriore tibiale (in pratica riesco poco ad alzare la punta del piede sx), dolori lombari ormai dopo degli esami specifici risultano dolori cronici. A distanza di 11 mesi? Bloccato di nuovo... sto passando le mie giornate tra sedia a rotelle e letto. Fatto una nuova risonanza e radiografia, sono andato da un altro dottore e no a Pozzilli ma a Caserta e cosa esce negli esami? Ernia espulsa L4-L5... ernia L3-L4... in più la cicatrice delle due operazione all'interno si è formato un accumulo di carne cicatriziale che oltre a spingere due vertebre, comportando forti dolori, ha causato un piccolo lago di liquido proprio intorno alle due vertebre... in più spondilosi... e per finire sono costretto a fare i movimenti e camminare sfruttando il lato dx del corpo dove mi ha causato anche una forte scoliosi!

Operato dal dott. Nicola Gorgoglione, nei cui confronti esprimo la mia incondizionata ed assoluta riconoscenza.
Intervento di discectomia ed artrodesi interrogativa C3-C4 e C4-C5 mediante approccio anteriore, monitoraggio neurofisiologico.
Il giorno seguente l'intervento chirurgico ero letteralmente rinato: camminavo, scendevo e salivo le scale e non subivo più i bruciori alle braccia e fino alle ginocchia.
Per me il dott. Gorgoglione, professionalmente ineccepibile, si distingue e si eleva per le sue innate doti di umanità, che sono di aiuto ai pazienti che si trovano a dover affrontare momenti di sofferenza.
BRAVISSIMO ED INDIMENTICABILE dott. Gorgoglione.
Con riconoscenza Giovanni Manoppella

Dopo esserci recati alla neuromed perché papà aveva un rallentamento motorio abbiamo incontrato il dottore Bruno un medico veramente competente che aveva individuato che papà aveva una patologia neurodegenerativa e infatti dopo un ricovero fatto stesso in struttura fu dimesso con un decadimento cognitivo, con farmaci prettamente stimolanti e con una serie di esami da fare ancora. Dopo un mese che prendeva questi farmaci papà iniziò a fare delle cose assurde e di forte violenza verso se stesso, facemmo la pet sempre lì e già lì furono evidenti i segni che c'erano danni al cervello e infatti il dottor Bruno evidenziò che si trattasse di demenza ma non si sapeva quale e si doveva capire. Finalmente arrivò il giorno che avevamo l'appuntamento al centro UVA dalla dottoressa Castellani, quella mattina ricordo che ci mettemmo 3 ore per metterlo in macchina perché papà non ce la faceva a camminare, non collaborava, era assente, si urinava addosso, ricordo che in 3 persone riuscimmo a sedere su una sedia e riuscimmo a strusciare la sedia fino alla macchina, quando arrivammo alla neuromed andai a prendere la sedia a rotelle e lo portammo dalla dottoressa per avere delle risposte. La dottoressa Castellani come lo vide disse che papà non aveva nessuna demenza, che era un bambino che piangeva, che papà aveva delle cose nervose e che la pet era pulita e che per lei la PET era pulita. Tornammo distrutti ma colui che subì di più il duro colpo fu papà infatti dopo due giorni papà tentò il suicidio. Riuscimmo a salvarlo e io subito disperata chiamai la dottoressa senza risposta dopo 5 giorni che provai a contattarla per raccontare il tutto e per capire cosa fare lei mi disse che per parlare con lei dovevo prendere un appuntamento, mi crollò il mondo addosso perché veramente non sapevamo che fare. E dopo esserci rivolti a strutture di carattere scientifico finalmente dopo 2 anni 4 mesi fa siamo arrivati a capire cosa aveva papà. Papà aveva la DEMENZA FRONTOTEMPORALE. Papà ci ha lasciato ieri.

Nell’ottobre del 2020, a seguito di una crisi epilettica, ho scoperto di avere un meningioma. Mi sono rivolta al professore Sergio Paolini ed il 1º dicembre del 2020 mi sono operata presso l’istituto Neuromed di Pozzilli. Operazione andata perfettamente, il professore e tutta la sua equipe sono delle persone straordinarie.
Ad oggi sono passati 4 anni e sto benissimo.
Ringrazio ancora queste persone che sono state davvero presenti in tutto il percorso e, nonostante il periodo Covid e le restrizioni, non mi hanno fatta sentire sola neanche per un minuto.
Cordiali saluti al professore Paolini e la sua equipe.

Devo solo che ringraziare la Neuromed immensamente. Sono stata qui la prima per dei controlli, delle angiografie che hanno studiato la mia situazione; poi il 17/02/2022 mi hanno operata effettuando prima una embolizzazione con il dott. Mangiafico, poi il prof. Paolini ha asportato la MAV.
Ad oggi ho effettuato un'altra RM e il professore mi ha detto sto bene. A lui devo tanto, è stato un intervento difficile, pure perchè era a sinistra. Medici a Napoli non volevano operarmi, dicevano che c'era il rischio di non riuscire a muovere più o le gambe o le braccia. Invece mi sono fidata del mio prof. Paolini ( anche lui mi ha detto che potevano esserci rischi ovviamente) e l'intervento è andato benissimo.
Grazie.

La mia recensione non può che essere positiva. A mio padre nel febbraio del 2023, a seguito di una crisi ipertensiva aggressiva, gli è stato diagnosticato una neoformazione in sede temporale destra. Nel marzo 2023 è stato ricoverato presso l'Istituto Neuromed di Pozzilli, seguìto dal Prof. Paolini il quale ha eseguito un intervento chirurgico bioptico per tipizzare la lesione, effettuando una piccola incisione in zona temporale destra e craniotomia. Una volta ricevuto l'istologico (glioblastoma di IV grado), ad Aprile 2024 è stato sottoposto ad asportazione MICROCHIRURGICA totale della lesione nota, effettuando una riapertura della pregressa incisione in zona temporale destra. Ci tengo a ringraziare il Prof. Paolini e tutta la sua equipe per l'eccellenza con cui ha effettuato l'intervento di microchirurgia, davvero una grande eccellenza.
Un grazie a tutta l'equipe del reparto di NEUROCHIRURGIA 3 e della Terapia Intensiva che ci hanno informati (causa restrizioni Covid) tempestivamente sull'andamento del decorso post operatorio di mio padre.
Purtroppo non è una malattia facile, ma non bisogna abbattersi e affrontarla con forza e tanto coraggio come il mio papà, che ad oggi sta bene e continua il suo percorso terapeutico, nonostante le fatiche, sempre con il sorriso e grande forza.

Dopo 5 anni dall'intervento su ernia discale L3-L4 (operazione riuscita, o almeno così dissero), dovetti rientrare con non poca fatica per una spondilodiscite. Il chirurgo che mi operò non l'ho più visto, nel periodo del ricovero per la spondilodiscite non avevo punti di riferimento. Solo a seguito di mia lettera alla direzione sanitaria fui contattato dal primario. Ancora altro antibiotico, poi ricontatto per un controllo e... sto ancora aspettando che la segretaria mi contatti per l'ulteriore controllo...
La mia schiena non è più la stessa dal 2019, altre ernie cervicali e lombari comparse e a volte ho ancora bruciore alla ferita.
Sono stato sfortunato, la mia esperienza è negativa.

In un momento difficile ho avuto la grande fortuna di trovarmi ricoverata a Pozzilli nel reparto di Neurochirurgia. Non so se troverò le giuste parole per esprimere i miei sentimenti di immensa riconoscenza per questo centro, di eccellenza dal punto di vista sia professionale e umano. Grazie al Prof. Paolini, al suo staff medico e paramedico, a tutta la terapia intensiva, al personale addetto alla distribuzione dei pasti e alle pulizie. Niente è lasciato al caso, ognuno nel suo ruolo sa cosa fare e come farlo. Grazie per l'attenzione per la cura del paziente, per la sensibilità, per il rispetto e anche per l'affetto. Un pensiero particolare va alla Dott.ssa Zaccagnini per avermi accettato in quella che per pochi e preziosi giorni è stata come una vera famiglia.
Il Signore ricolmi ognuno di loro di gioie e di ogni bene.

Sono stata ricoverata alla Neuromed per un intervento di asportazione di meningioma di falce, ed ho solo belle parole da spendere.
Ringrazio innanzitutto il prof. SERGIO PAOLINI ed il suo validissimo assistente dott. A.KEVIN SCAFA della NEUROCHIRURGIA 3, persone eccezionali sia dal lato umano che professionale.
Ringrazio la caposala Giuditta, gli infermieri (ciao Ivana), gli operatori socio-sanitari e quei bravi tirocinanti che non ti abbandonano un attimo ed infine Gaetano, tanto gentile quando ti portava il pranzo.
Alla NEUROMED c'è una grande professionalità che viene tradotta e svolta come una grande missione.

Sono riconoscente alla Neuromed di Pozzilli.
Le mie condizioni erano critiche e l'intervento chirurgico rappresentava l'ultima possibilità di sopravvivenza.
Il consulto col professor Paolini riaprì nel mio cuore le porte della speranza.
L'intervento è stato eseguito poco dopo con grandissima efficacia.
Il miracolo non è stato l'intervento, poiché questo è frutto di studio, scienza, abilità e preparazione; il miracolo è stato quello di aver conosciuto il professor Paolini nel momento più buio della mia vita.
Prima della Neuromed ho ricevuto un precedente intervento da un chirurgo che nel suo ambito viene considerato un luminare; l'intervento è stato un fallimento; l'avidità, il poco rispetto e la mancanza d'amore nei miei confronti da parte del "luminare" e di tutto il suo staff rappresentano una ferita grande tanto quanto quelle che mi hanno lasciato sul corpo.
Il professor Paolini, la caposala dottoressa Giuditta e tutto lo staff rimarranno nel mio cuore poiché ho percepito di non essere stata trattata come un numero ma come una persona; loro sono un perfetto esempio di professionalità finalizzata alla cura del corpo e del cuore.
Moralmente Debitrice a vita.
Grazie Neuromed.
Grazie Paolini.

Voglio complimentarmi per le signore addette alle prenotazioni telefoniche che, nonostante le lunghe attese (non per loro colpa, ma per le tante chiamate) si dimostrano sempre disponibili e competenti. Mai una parola fuori posto, ma solo tanta professionalità e umanità. Adesso è stato introdotta la prenotazione on-line, ma a noi utenti ci piace parlare con le persone e non dialogare con le macchine. Pertanto si chiede di non ridimensionare il servizio di prenotazione telefonica e, anzi, se possibile, potenziarlo per ridurre i tempi di attesa.

Ho prenotato una visita Neurologica con il SSN per il giorno 02.01.2024 alle ore 15,00. Visto che disto dalla struttura circa 2 ore di macchina ed è la mia prima volta presso questa struttura, arrivo in anticipo di circa 2 ore verso le ore 12,45. Effettuo la normale registrazione, mi viene attribuito un codice progressivo e cronologico, nr. 14. Alle ore 14,05 appare sul display che deve entrare in ambulatorio il paziente con il nr.13. Alle ore 15,20 circa, finisce la visita il paziente nr.13 e sul display invece di segnare il turno del paziente con il numero 14, viene segnalato il nr. 12 di un paziente appena arrivato. Mi presento all'addetta per avere spiegazioni, questa mi riferisce che si segue l'ordine delle prenotazioni e non la sequenza attribuita. Faccio comunque presente che la mia visita era stata prenotata alle ore 15,00 e che quello con la prenotazione con il nr. 12 era assente all'orario previsto. L'addetto, non sapendo che altro dire, ha asserito che in quella struttura funziona così. Alla richiesta di parlare con un responsabile, mi ha inviata al 3° piano, reparto amministrativo. L'addetta al reparto amministrativo, sentite le mie doglianze, riferiva che la struttura è un ospedale e che seguono il loro ordine. A questo punto ho espresso il mio disappunto dicendo: "se mi fossi presentato con 2 ore di ritardo sarei passato prima degli altri, che comunque erano stati puntuali e rispettevoli delle prenotazioni? La responsabile, non sapendo che altro rispondere, ha addossato la responsabilità al medico che effettua le visite. Non avendo altre parole per il trattamento riservatomi, ho chiesto di annullare la prestazione e che comunque avrei comunque reso pubblico il trattamento ricevuto.

Mio padre si trova in cura al centro neurologico con la dottoressa Iannacone.
Avendo avuto problemi di emoglobina bassa, ho chiamato subito il centralino per poter parlare con la dottoressa, in quanto il Madopar prescritto può causare anemia.
Prima mi dicono di chiamare il pomeriggio, in quanto la dottoressa avrebbe avuto le visite da fare, però quando poi ho chiamato il pomeriggio, mi hanno detto che non avrebbe fatto visite in quella giornata.
Ho allora chiesto un numero di telefono per poter contattare la dottoressa, ma me lo hanno negato.
Non ho parole.

Sono davvero contenta di essere venuta a conoscenza di questa struttura altamente qualificata per diagnosticare tutti i problemi e le anomalie del sistema nervoso centrale. Ho girato mezzo mondo per vent'anni per riuscire a capire cosa mi faceva stare tanto male (svenimenti, vertigini, debolezza estrema, emicrania, annebbiamento della vista, IBS, cistite interstiziale, secchezza di tutte le mucose, ipotensione ortostatica, bradicardia, cambiamento repentino della temperatura corporea con alternarsi di vampate e brividi, dolori articolari e muscolari, dismenorrea) e solo al Neuromed il team di dottori che mi ha seguito è riuscito a individuare la causa. Tutto lo staff si è comportato egregiamente nel trattare i pazienti nel rispetto della loro dignità e con grande professionalità. Vedere come, a partire dai dottori fino a coloro che gestivano il reparto mensa andavano tutti d'accordo ed erano gentili e premurosi, non hanno fatto altro che farmi sentire a mio agio e confortata di essere al sicuro nelle mani di persone esperte e con grande empatia.

Non metto in dubbio l'alta professionalità del personale Sanitario che lavora presso l'Istituto Neuromed di Pozzilli, ma purtroppo sono costretto a recensire negativamente un episodio accaduto a mio padre, con la speranza che sia stato l'unico nel suo genere. In sintesi: dopo un primo consulto con il Dottor X, lo stesso richiede degli esami specifici a mio padre. Esami che per motivi d'urgenza, mio padre, è stato costretto a farli privatamente e a pagamento per la modesta cifra di 650 euro... Ma non è questo il punto (anche se più della metà della pensione è andata via)... Il vero problema è che una volta inviati i referti della visita tramite e-mail in data 15/09/2023 al Dottor X, lo stesso (5 giorni dopo) ha riferito a mia madre che i referti gli erano pervenuti ma non aveva ancora avuto il tempo di visionarli. Detto questo, ad oggi ancora non abbiamo avuto una risposta... Mia madre chiama continuamente sul suo numero privato, ma non risponde più... Ha provato anche a contattare la Segreteria del Centro, ma senza avere riscontro positivo. In conclusione, mia madre è disperata, mio padre sta male e il dottore non si fa sentire.
Spero vivamente di essere contattato dal Centro per un riscontro sulla faccenda e mi assumo tutte le responsabilità su quanto scritto.
Cordiali Saluti.

Sono stato ricoverato in questa struttura a giugno 2023 IN NEURORIABILITAZIONE per fisioterapia essendo in sar avendo la SM.
Personale poco, sia infermieristico che oss, mi lasciavano senza assistenza sia giornaliera che notturna. La caposala, povera, a volte si trasformava in infermiere per sopperire.
Esperienza disastrosa personale: per 4 ore con un pannolino pieno di pipì, una sofferenza atroce ai limiti della dignità.

Vi voglio raccontare la mia esperienza di intervento al Neuromed del tutto positiva. Ringrazio in primis il prof. Paolini e il suo staff e poi tutti gli infermieri e tirocinanti del reparto di Neurochirurgia 3.
Il 12 aprile 2023 ho subìto un intervento di decompressione cranica per la malformazione di Chiari con siringomielia. Ero molto spaventa per l'intervento molto invasivo che mi aspettava, ma grazie alla professionalità del professore Sergio Paolini, che mi ha rassicurato, ho affrontato questo momento affidandomi completamente alle cure di professionisti competenti che hanno saputo non solo curare la paziente, ma anche capire e accogliere la persona.

Siamo in lista di attesa da oltre tre mesi per intervento di stabilizzazione. È deludente il comportamento del dottore, il quale non risponde né al telefono, né alle mail, né ai messaggi. Ad oggi siamo abbandonati a noi stessi, valutando anche la possibilità di cambiare struttura. DELUSIONE.

Sono stato ricoverato prima in Neurologia poi trasferito in Riabilitazione.
L'istituto è abbastanza valido ed attrezzato, con medici competenti nella maggioranza dei casi (tranne rare eccezioni di menefreghismo allo stato puro).
Quindi nel complesso bene, ma ciò che mi ha impressionato negativamente è la maleducazione unita ad una abissale non disponibilità da parte di OSS ed infermieri: suonavo il campanello e non venivano se non dopo ripetute chiamate; e quando venivano erano arrabbiati perchè li avevo chiamati, manifestando chiari segni di insofferenza. Io capisco che la politica abbia bisogno dei suoi compromessi, ma mi chiedo una struttura del genere come mai non ponga l'accento anche sul versante dell'assistenza. A mio modesto parere è importante quanto la competenza e l'innovazione, essendo il completamento di quella che si può dire una struttura di avanguardia.

Mi chiamo Salvatore P., ho 25 anni e circa tre anni fa, in seguito ad uno svenimento, mi condussero al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore e da lì scoprii di avere una MAV cerebrale non rotta.
Nel reparto di Neurochirurgia ipotizzarono di intervenire chirurgicamente, ma il dottor Giugliano si oppose e decise di non sottopormi all’operazione poiché, essendo un ragazzo giovane, sano, forte e che non ha mai sofferto di alcun problema fino a quel momento, i rischi erano alti. Potevo rimanere su di una sedia e non alzarmi mai più.
Il dottore chiamò i miei genitori e chiese loro se fossero stati disposti ad accompagnarmi fuori dalla Campania per iniziare a trattare la MAV con le embolizzazioni.
A Perugia, il neuroradiologo Mohammed Hamam, dopo due anni di controlli e di risonanze magnetiche, decise di iniziare ad intervenire ma, ripeto, siccome non avevo mai sofferto di nulla, decidemmo di consultare il dottor Mangiafico, neuroradiologo del Neuromed di Pozzilli, che mi consigliò di iniziare a fare un'angiografia per studiare meglio il quadro della situazione.
Dopodichè chiamò i miei genitori e comunicò loro che la mia MAV era abbastanza grande, di circa 4 cm., e che era localizzata in profondità al lato destro del cervello. Per questo motivo, intervenendo con l’embolizzazione, rischiavo una paresi. Chiedemmo quindi al dottore se fosse stato possibile utilizzare la robotica, che è meno pericolosa, ma la MAV era troppo grande e la grandezza massima per intervenire con questo tipo di tecnica è di 2 cm.
Decidemmo allora di fare una consulenza anche con il dottor Pirozzi all'Humanitas di Milano, nella speranza che ci comunicasse che, nonostante la grandezza, era comunque possibile intervenire con la robotica, evitando così i tanti rischi.
Io lavoro ad Isernia e con i miei colleghi, la sera del 26 Maggio 2022, organizzammo una partita di calcetto. Giocavo abbastanza spesso con loro. Erano circa le ore 20:00 e alla fine della partita mi accorsi di non sentirmi bene. Vedevo le farfalle bianche davanti agli occhi e così subito mi fecero bere dell’acqua e zucchero, poi non ricordo più nulla. Il mio collega mi portò al pronto soccorso dell'ospedale Veneziale di Isernia, dove emerse un’emorragia e mi dichiararono morte cerebrale.
Così mi trasportarono d'urgenza al Neuromed di Pozzilli, dove intervenne il neurochirurgo dottor Sergio Paolini con la sua équipe. Entrai in sala operatoria intorno alle ore 22:00 e l'operazione chirurgica finì verso le 04:00 del mattino seguente. Il professor Paolini disse ai miei genitori che l’intervento era riuscito e che aveva asportato l'intera MAV, ma la situazione era grave e bisognava valutare i danni neurologici riportati al risveglio dal coma.
La condizione era stabile e dopo 5 giorni nel reparto di rianimazione, mi tolsero la sedazione e mi svegliai: il primo miracolo.
Reagivo giorno per giorno positivamente; il tredicesimo giorno uscii dalla terapia intensiva e mi trasferirono nel reparto di neuroriabilitazione, dove cominciai il ciclo di fisioterapia.
Nel giro di 3 mesi e 10 giorni ripresi subito a muovere il lato sinistro, che era paralizzato dopo l’operazione, e iniziai anche recuperare la memoria a breve termine.
Il 6 Settembre 2022 sono uscito dal Neuromed con le mie gambe ed in perfetta salute, parlando bene e muovendo il lato sinistro, come se non fosse successo niente di tutto ciò.
Se ad oggi posso riprendere a vivere la mia vita normalmente, continuando il mio lavoro e a non avere più paura di nulla, è grazie al Professor Sergio Paolini e alla sua equipe che, con la mano di Dio, mi hanno salvato la vita. Devo tutto a lui.

Nel 2015, a seguito di una improvvisa perdita dell'udito all'orecchio sinistro, tramite specifica diagnostica ho scoperto di avere un meningioma asintomatico della grandezza di circa 2 cm. nella regione fronto- parietale destra.
Recatami d'urgenza a visita da un noto luminare, quest'ultimo mi rappresentava la necessità di procedere a intervento di asportazione del meningioma nel breve periodo, minimizzando, tuttavia, sulla concreta possibilità, da lui stesso paventata, di rimanere con un arto neurologicamente deficitario.
In ragione di ciò, mi determinavo a consultare un altro neurochirurgo il quale, per contro, mi rassicurava sulla possibilità di monitorare ciclicamente il meningioma, date le ridotte dimensioni.
Optavo dunque per questa alternativa, eseguendo periodicamente controlli tramite risonanza magnetica con e senza contrasto. L'ultima risonanza effettuata nel gennaio 2022, dopo un mancato monitoraggio dovuto all'emergenza Covid dell'ultimo biennio, rilevava l'aumento delle dimensioni del meningioma fino a raggiungere i 4 cm. senza compressione della corteccia rolandica.
Tanto premesso, una mattina del luglio 2022 venivo improvvisamente colta da paresi all'emivolto sinistro con alterazione della fisionomia dell'occhio e della bocca, che tendevano manifestamente verso l'esterno, nonché da pulsazioni alla prima falange del pollice sinistro con conseguente alterazione della sensibilità della mano sinistra e disartria
Dai successivi esami diagnostici risultava inoltre la compromissione della corteccia rolandica con conseguente ipoestesia della mano sinistra ecc.
Attesa l'urgenza di una visita neurochirurgica , mi rivolgevo al Prof. Sergio Paolini sulla base delle recensioni estremamente positive sia in termini di doti professionali, sia umane, visionate proprio su QSalute e concernenti in particolare l'asportazione di meningioma.
Verso i primi di agosto dunque prenotavo una visita alla Neuromed di Pozzilli con il Prof. Sergio Paolini. Durante la visita, avvenuta il 14 di settembre, egli mi prospettava la necessità di un intervento di asportazione a brevissimo termine (circa 15 giorni).
Espletati gli accertamenti pre operatori, ivi compreso tampone molecolare Covid, il 6 ottobre venivo sottoposta a intervento chirurgico in anestesia totale condotto dal Prof. Sergio Paolini e dalla dott.ssa Morace.
L'intervento ha avuto esito positivo immediatamente riscontrato in quanto al risveglio non solo riuscivo a muovere gli arti con relativa facilità, ma articolavo il linguaggio tranquillamente. Il decorso post operatorio ha parimenti avuto esito regolare e ho gradualmente riacquistato le mie facoltà.
Fondamentale nella fase pre e post operatoria, considerata l'impossibilità di ricevere visite dai propri cari a causa delle prescrizioni Covid, è stata l'assistenza non solo fisica ma anche psicologica prestata dai giovani infermieri e operatori socio-sanitari estremamente motivati e dediti al prossimo nonché dalla competente caposala del reparto.
Il Prof. Paolini è venuto a visita il giorno dell'intervento e con estrema empatia, umanità e cordialità, mi ha infuso serenità sul buon esito dell'operazione e sui benefici che ciò avrebbe apportato alla mia vita nel lungo termine.
Ciò posto, ringrazio di cuore lo staff operatorio, tutti gli attori dell'intero reparto i quali, in sinergia tra loro, si prendono cura degli assistiti con amorevolezza, premura, competenza e professionalità.

A distanza di cinque mesi dall'intervento chirurgico presso il reparto di Neurochirurgia 3 della clinica Neuromed di Pozzilli (IS), sento di dover ringraziare il dottor Vangelista Tommaso per la sua abilità e grande competenza professionale unite alla disponibilità di dialogo; qualità che mi hanno consentito di affrontare serenamente l'intervento.
Anche se non pertinente con l'intervento subìto al Pozzilli, colgo l'occasione per ringraziare anche il dr. Sante, padre del dr. Vangelista che, seppur non più in vita, mi ha letteralmente salvato la vita tanti anni fa quando mi operò d'urgenza.
Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti anche a tutta l'equipe che mi ha operato, nonché alla Capo Sala e a tutto lo staff infermieristico (Simone, Marco, Gabriele) per la professionalità e disponibilità dimostrate durante il ricovero. Grazie a loro ho vissuto la degenza con tranquillità e serenità.
La grande professionalità del Dr. Vangelista e l'organizzazione ineccepibile di tutta l'equipe, hanno consentito un pronto recupero dopo un intervento molto complesso durato circa 7 ore.
Grazie, perché esistono ancora persone che svolgono la professione medica come una vera e propria missione.

Chiamo da una settimana il servizio prenotazioni e non rispondono. La cosa più brutta è che tu stai un sacco di tempo in attesa e poi ti chiudono telefono in faccia.
Delusione, un affronto a chi ha veramente bisogno di cure.

Lo scorso mese ho sostenuto un esame radiologico all'anca, al femore e al cranio per sospetti secondarismi di melanoma. Il referto, di poche righe, mi ha liquidato diagnosticando la mancanza assoluta di lesioni ossee.
Non contento, ho fatto una Tac, la quale ha smentito il referto del radiologo, confermando i secondarismi.

Non saprei valutare la competenza, bisognerebbe confrontare le diagnosi, ma posso valutare il servizio. Struttura bella e pulita. Ho fatto 2 distinte visite specialistiche e diagnostiche. In entrambi i casi l'attesa è stata di circa 2 ore e 40. Che dite voi?

Unici e competenti. Personale disponibile e umano.

Ho fatto una visita con il neurochirurgo Prof. Sergio Paolini.
Ernia del disco espulsa L3- L4.
Inserita in lista di attesa per intervento.
Costo della visita € 150,00.
Data della visita 29 settembre 2019.
Ad oggi sto ancora aspettando di essere chiamato...
A ottobre del 2019 sono stata operata d'urgenza presso un ospedale della Capitale e ne sono uscita con un piede cadente. E la colpa sarebbe mia perchè ho atteso troppo ad operarmi.

Purtroppo, per mia sfortuna, ho girato diverse strutture ospedaliere e la competenza medica e la professionalità di tutti gli addetti dell'istituto Neuromed (compresi gli addetti alla mensa e alle pulizie) non le ho mai trovate da nessuna altra parte.
Per me resta il migliore polo ospedaliere del centro sud.

Istituto all'avanguardia in tutto, tempi di degenza brevi ma intensi, in cui i pazienti vengono sottoposti in breve tempo a esami continui, fino a giungere alla diagnosi.
I laboratori lavorano spesso fino alle 24.00.
I medici sono competenti, gli infermieri cortesi e sempre disponibili.
In soli tre giorni mi hanno dato una diagnosi definitiva che stavo cercando da mesi.
Credo che la Neuromed debba essere un esempio per il nostro servizio ospedaliero nazionale.

Sono Roberto Campolo ed ho sofferto per ben dodici anni della nevralgia del trigemino con dolori atroci ed insopportabili che nel corso degli anni hanno condizionato e modificato la mia vita e le mie relazioni sociali.
Non riuscivo a parlare, dormire, lavare i denti, il viso ecc.
Il dolore era talmente atroce che ha portato il mio umore ad essere tetro e di conseguenza tendevo ad isolarmi e non avere contatti sociali.
Tutto ciò fino a quando ho avuto modo di conoscere il Prof. Paolini, neurochirurgo esperto nel trigemino ed operante all’Istituto Neuromed di Pozzuoli, neurochirurgo che con la sua professionalità e competenza mi ha ispirato fin dalla prima visita fiducia e sicurezza.
Dopo due mesi sono stato da lui operato il 3 marzo scorso e dal giorno successivo all’intervento, la mia vita è totalmente cambiata.
Non ho più nessun dolore e ancora stento a crederci.
Desidero ringraziare tutto il personale medico ed infermieristico... tutti hanno dimostrato gentilezza, umanità e professionalità straordinarie.
Un ringraziamento particolare al Professor Paolini per il miracolo compiuto... lo porterò sempre nel cuore.
Grazie Prof.!

Sono stato operato presso questo Ospedale dal Prof. Esposito Vincenzo e dal suo staff. Non ho parole per ringraziarli.. L'intervento chirurgico, abbastanza delicato per la fuoriuscita di due ernie e con la gamba destra e sinistra addormentata e con poca sensibilità, è riuscito alla grande.
Ora, con una degenza di soli due giorni, sono in piedi!
Un plauso anche alla caposala Piera, a tutto lo staff di medici, anestesisti, infermieri ed agli inservienti del reparto di Neurochirurgia.

Dopo svariati consulti senza esito, la mia fortuna è stata quella di giungere al Neuromed ed aver trovato medici di inaudita professionalità. Dapprima il Dott. Grillea, poi il Dott. Mangiafico, che mi hanno presa per mano e guidato in questo percorso terapeutico.
L’intervento è andato molto bene e l’assistenza che ho ricevuto è stata da encomio.
Ringrazio tutto il personale dei reparti dove sono stata (neurochirurgia, chirurgia endovascolare e terapia intensiva) per aver reso piacevole anche un momento così.
Non mi basterebbero altre 100 vite per ringraziare abbastanza la struttura e il suo personale.

Voglio ringraziare il prof. Vincenzo Esposito per aver restituito a mia mamma Elpidia la serenità che la nevralgia del trigemino e le tantissime medicine costretta a prendere per attenuare il dolore, le avevano tolto e che a 10 giorni circa dall’intervento ha quasi del tutto recuperato. Ci siano affidati ad una persona eccezionale, il prof. Vincenzo Esposito, che ci ha accolti con competenza all’interno di una struttura che non ci ha mai deluso quanto a efficienza, pulizia, assistenza e sensibilità, in un periodo complicato per la sanità italiana.
Grazie ancora.

Chiamo per una visita neurochirurgica, mi dicono che c'è molto da aspettare, ma se dovessi farla in privato un posto disponibile tra tre giorni c'è e mi indicano un certo professore emerito Gagliardi.
Appuntamento alle 11.00 al prezzo di 150 euro.
Parto da Napoli e arrivo con un'ora di anticipo.
Chiedo informazioni e mi dicono di sedermi in un corridoio e attendere che il medico mi chiami. Alle 12.30 comincio a spazientirmi, alle 13.00 faccio irruzione nella stanzetta dove presumo che ci sia il Prof. Era lui e mi dice che è in ritardo.
Finalmente alle 13.00 entro, mi chiede di cosa ho bisogno e io gli faccio vedere la risonanza della mia zona lombare. Lui nemmeno la guarda e chiede a me informazioni.
Dopo una visita mi prescrive una cura antidolorifica e ulteriori esami.
Mi chiede di inviargli tutto via email, e io così faccio.
Dopo venti giorni e svariati tentativi di mettermi in contatto con lui, sia attraverso email che chiamando la Neuromed, faccio la voce grossa con la malcapitata del centralino.
Del professore nessuno ha un contatto, nemmeno una email.
Si fa lasciare il mio numero promettendo di farmi richiamare appena lo vede e, magia, la sera stessa risponde alla mia email, scrivendomi le cose che già avevo letto nei referti degli esami dicendomi di continuare con la cura antidolorifica.

Sono stata ricoverata una settimana, il personale in generale è professionale e disponibile, ma con qualche pecca (ho dovuto più volte chiedere dell'acqua subito dopo l'operazione, me l'ha dovuta portare un medico dopo molte ore).
Equipe medica ok.
Le stanze non dico siano fatiscenti, ma quasi: il bagno è indecente (credo che dalla costruzione nel 1976 sia rimasto sempre così), ho chiesto il cambio del materasso perchè non aveva un buon odore (sembrava urina ma non ne sono certa), l'hanno cambiato solo dopo l'operazione. Insomma, a livello medico non mi posso lamentare, per il resto c'è molto da rivedere.

Risulta chiaro che nel centro Neuromed se prenoti una visita in convenzione anziché privata ricevi un trattamento nettamente diverso: non ti chiamano per ricordarti l'appuntamento, ti fanno attendere ore per la visita facendoti scavalcare dalle quelle private e, dulcis in fundo, ricevi un controllo medico nettamente blando. Personale esperienza, ovviamente.

Forse sono capitato in un giorno no, o semplicemente ho trovato il dottore sbagliato. Dopo la fortuna di avere una prenotazione dal neurologo, ho accompagnato in questo istituto mia moglie, affetta da algia facciale con conseguente nevralgia del trigemino, 3 protrusioni discali che improntano l'emergenza spinale dei nervi periferici e anche fibromialgia.
Siamo arrivati pieni di speranza, ma il dottore dopo averla visitata in qualche modo e dato una veloce occhiata alle diagnosi precedenti, ci dice che come neurologo non ha competenza per queste problematiche. Ma allora chi sarebbe il competente? il farmacista? Dicono che curano la fibromialgia e non hanno neanche il reumatologo, ma smettiamola!!

Avete curato brillantemente la mia patologia con la vostra estrema professionalità, ridandomi così la vita che questa malattia aveva distrutto sia fisicamente che psicologicamente.
Coadiuvati dal reparto di Riabilitazione, curato dal dottor De Cristofano e dottor Ricci, che coordinano con successo l'intero personale professionale e umano.
Penso sinceramente di essere stata fortunata di aver conosciuto uno staff esperto e gentile come il vostro.
Vi ringrazio con tutto il cuore.
Maria De Stefano

Ricoverata per sei giorni nel reparto Neurologia, hanno secondo me fatto poco e nulla. Con segni clinici oggettivamente compromessi, sono stata dimessa con una non diagnosi, bensì con i sintomi da me descritti.
Loro diagnosi: disturbo di forza e tremore funzionale.
Ma è una diagnosi?? Mi è parso non abbiano voluto approfondire nè si sono fatti scrupoli a dimettere una ragazza con problematiche senza voler risolvere.
Molto delusa.

Visita neurologia prenotata per le 10.30 con mio figlio, entriamo alle 11.15. La dottoressa sembra molto piú attenta a tenere la distanza anti Covid che al resto, tant`è che al ragazzo non gli si avvicina neanche, seduto a tre metri di distanza. Guarda in modo a mio avviso superficiale la documentazione che abbiamo portato, mi zittisce continuamente al mio solo accenno di chiarire qualche argomento e non referta neanche l`EEG. Certamente siamo capitati in una giornata storta, a volte la sfortuna... Centotrentadue euro di delusione.
Grazie.

Dal 15 settembre al 23 sono stato ricoverato in questo meraviglioso ospedale.
Colgo l'occasione per fare i complimenti al reparto di Neurologia al piano terra.
In ordine gerarchico, ringrazio la Dott.ssa Giada Ricciardo Rizzo, la Caposala, che grazie a lei il suo reparto è bello, funzionale e ricco di professionalità, e poi a seguire tutto il suo staff infermieristico, attento e gentile, con quotidiana cura del paziente.
Bravi tutti, bravissimi. Grazie di cuore.

Nella Neuromed qualsiasi lavoro, se lo fai bene, ha senso. E' questione di applicazione, dove tieni la mano devi tenere la testa, dove tieni la testa devi tenere il cuore.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma grazie al lavoro delle donne, degli uomini e delle macchine, dei gruppi di giovani fantastici.
Un mondo alla Neuromed che sa dare più valore al lavoro e meno valore ai soldi, più valore a ciò che sappiamo e sappiamo fare e meno valore a ciò che abbiamo. E' un mondo migliore.
Per un gruppo di giovani Medici diretti dalla dottoressa Cristina Mancarella, per loro Il lavoro è identità, dignità, autonomia, rispetto di sé e degli altri, comunità, sviluppo, futuro. Per quello che si fa e del piacere di farlo.

Ci tenevo a lasciare due parole.. E' una clinica al top, in questo periodo si è soli ma devo dire che io, pur non avendo alcun familiare vicino, avevo tutto il personale infermieristico vicino e mi sono sentita come a casa, in una grande famiglia. Tutti gentili, pazienti e con una umiltà assoluta....
I dottori sono fantastici ed il chirurgo che mi ha operato l'ho trovato umilissimo e molto cordiale, oltre che molto semplice a spiegarmi tutto.