Frattura del pene

Frattura del pene

A cura di: Dott. Andrea Militello, Responsabile Servizio di Urologia e Andrologia Presso Casa di Cura Villa Immacolata (VT)

GENERALITÀ. Il pene è costituito da due corpi cavernosi e un corpo spongioso, uniti insieme e circondati da tessuto connettivo. La frattura del pene, relativamente poco comune, è la rottura traumatica del corpo cavernoso. Un trauma brusco improvviso, o una brusca flessione laterale del pene in erezione, possono rompere la tunica albuginea, con conseguente frattura peniena. Possono essere coinvolti uno o entrambi i corpi cavernosi e possono verificarsi lesioni concomitanti all'uretra peniena. Il trauma uretrale è più comune quando sono colpiti entrambi i corpi cavernosi. Nello stato flaccido, la lesione al pene è rara a causa della mobilità e della flessibilità dell'organo. Durante l'erezione, l'afflusso arterioso al pene fa ingrandire i corpi erettili longitudinalmente e trasversalmente. Questo fa sì che il pene flaccido diventi completamente eretto e meno mobile. Quando il pene passa da uno stato flaccido ad uno stato eretto, la tunica albuginea si assottiglia da 2 mm. a 0,25-0,5 mm., si irrigidisce e perde elasticità. L'espansione e la rigidità della tunica albuginea impediscono il ritorno venoso e sono responsabili del mantenimento della tumescenza durante l'erezione maschile. Un trauma diretto improvviso o un'anormale flessione del pene in uno stato eretto, può causare una lacerazione trasversale di 0,5- 4 cm. della tunica albuginea, con lesioni al corpo cavernoso sottostante. La rottura traumatica del pene è considerata un'emergenza urologica che può avere conseguenze fisiologiche e psicologiche devastanti. Tuttavia, con una diagnosi tempestiva e una gestione chirurgica opportuna, i risultati sono eccellenti e le complicanze minime.

CAUSE. Solitamente la frattura del pene si verifica durante i rapporti sessuali, quando ad esempio il pene scivola fuori dalla vagina e colpisce il perineo o la sinfisi pubica. Altre potenziali cause includono incidenti industriali, masturbazione, ferite da arma da fuoco o qualsiasi altro trauma meccanico capace di provocare la rottura forzata di un pene eretto. Nei paesi del Medio Oriente, la lesione è solitamente dovuta alla manipolazione del pene per ottenere la detumescenza (flaccidità). Altre cause rare includono il girarsi a letto, un colpo diretto da corpo contundente, una piegatura forzata del pene, il togliere o mettere troppo velocemente indumenti quando il pene è in erezione.

SINTOMI. I sintomi più caratteristici sono dolore acuto al pene, disuria, edema, pene curvo, stranguria, uretrorragia. Il pene si presenta con un significativo rigonfiamento dei tessuti molli della cute, con ecchimosi e con ematomi ed è anormalmente curvo, di solito in una forma a S. Inoltre spesso è deviato a partire dal punto della lesione per l'effetto massa dell'ematoma. Se è stata danneggiata anche l'uretra, sono in genere presenti sangue nel meato e ritenzione urinaria, quest'ultima secondaria alla lesione uretrale, o all'ematoma periuretrale che causa l'ostruzione del collo della vescica.

DIAGNOSI. La frattura peniena di solito viene diagnosticata basandosi esclusivamente sulla storia e sintomatologia esposta dal paziente e sui risultati dell'esame fisico. Il dolore acuto riferito può essere minimo o grave, a seconda della gravità della lesione. All'esame obiettivo, la prova della lesione del pene è evidente: in una tipica frattura peniena, il normale aspetto esterno del pene scompare completamente a causa di una significativa deformità, di gonfiore ed ecchimosi (la cosiddetta deformità "a melanzana"). Tuttavia, in casi dubbi, deve essere eseguita la cosiddetta cavernosografia diagnostica o la risonanza magnetica. La cavernosografia è una procedura diagnostica radiologica invasiva che consente una valutazione dell'integrità e dell'anatomia dei corpi cavernosi del pene. A causa della gravità del dolore, un esame penieno completo potrebbe però non essere possibile. Deve inoltre essere sempre considerata l'eventualità di una lesione uretrale concomitante, pertanto dovrebbero generalmente essere eseguiti degli studi uretrografici retrogradi, anche in caso di assenza di disturbi alla minzione.

TERAPIA. La frattura del pene rappresenta un'emergenza urologica che va trattata con intervento chirurgico tempestivo entro 48- 72 ore dal trauma. Indipendentemente dal tipo di trauma, gli obiettivi dell'intervento chirurgico sono universali: ripristinare il pene allo stato pre-lesione, prevenire la disfunzione erettile, mantenere la lunghezza del pene e consentire la normale minzione. Per riparare la frattura del pene possono essere eseguiti tre tipi di incisione (incisione diretta sul difetto; incisione circonferenziale subcoronale con conseguente degloving; incisione inguino-scrotale) e la procedura comporta: ottimizzazione dell'esposizione chirurgica; evacuazione dell'ematoma; individuazione del punto della lesione; correzione del difetto nella tunica albuginea; riparazione della lesione uretrale.

Bibliografia

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