Cisti dell'epididimo

Cisti dell'epididimo

A cura di: Dott. Andrea Militello, Responsabile Servizio di Urologia e Andrologia Presso Casa di Cura Villa Immacolata (VT)

GENERALITÀ. Vi sono diverse condizioni che possono causare gonfiore allo scroto maschile e mentre il cancro è relativamente raro, lo sviluppo di formazioni benigne extratesticolari negli uomini adulti non lo è. Tra esse, assieme all'idrocele, c'è la cisti dell'epididimo, che è piuttosto comune e la cui incidenza aumenta con l'età. Si tratta di piccoli noduli di forma sferica ben distinti dal testicolo, spesso multipli e che possono essere bilaterali, che si sviluppano nella struttura tubolare che sta sopra il testicolo e attraverso cui passano gli spermatozoi (l'epididimo). Questi noduli contengono al loro interno liquido sieroso chiaro, linfociti, detriti di vario tipo e (non sempre) spermatozoi. Clinicamente non è possibile distinguere tra una cisti dell'epididimo e uno spermatocele, la cui differenza sta nella presenza o meno di spermatozoi all'interno del liquido cistico, pertanto spesso la cisti dell'epididimo viene anche chiamata spermatocele. La presenza di tali formazioni non deve destare preoccupazioni perchè non modifica né la fertilità, nè l'attività testicolare, nè può degenerare in qualche malattia seria.

CAUSE. Non vi è alcuna causa evidente a provocare la formazione di una cisti dell'epididimo, che di solito è di origine linfatica, anche se risulta essere più comune negli uomini che hanno subìto precedentemente una vasectomia. Gli uomini hanno più probabilità di sviluppare queste cisti intorno ai 40 anni, mentre nei bambini è raro si formino prima dell'adolescenza.

SINTOMI. La maggior parte di queste cisti è asintomatica. Nei rari casi in cui raggiungano dimensioni voluminose (equivalenti anche a quelle del testicolo), possono dar vita a senso di peso e di costrizione a livello scrotale ed anche a dolore, oltre ad essere palpabili.

DIAGNOSI. Le cisti dell'epididimo possono essere riconosciute mediante l'autopalpazione solo se molto voluminose, pertanto spesso vengono scoperte per caso durante una visita medica (prescritta per altri problemi, o durante controlli andrologici). In casi dubbi, è l'ecografia scrotale a confermare la diagnosi. Diagnosi che ha come obiettivo principale quello di distinguere la cisti dell'epididimo da altre affezioni, quali idrocele, epididimite cronica, lipoma, varicocele, o masse scrotali tumorali. Assai di rado l'aspirazione del liquido cistico risulta utile, sia ai fini diagnostici che di un eventuale successivo trattamento.

TERAPIA. La maggior parte delle volte non è necessario alcun tipo di trattamento, dato che le cisti dell'epididimo solitamente non sono sintomatiche, non influenzano la fertilità e non variano di dimensione (o in modo pressoché trascurabile). Nei rari casi in cui la cisti divenga dolente o inizi ad aumentare di volume, può essere asportata chirurgicamente. In alternativa si può effettuare il trattamento con scleroterapia, nel quale la quantità degli agenti sclerotici utilizzati (fenolo, tetraciclina, tetradecil solfato di sodio, eccetera) dipende dalla dimesnione della cisti.

Bibliografia

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