A cura di: Dott. Luigi Sabino, Dirigente Medico Otorinolaringoiatria Policlinico Universitario Sant'Andrea di Roma
GENERALITÀ. Il carcinoma mucoepidermoide è un istotipo di tumore delle ghiandole salivari, e di esse è il cancro più diffuso. I tumori delle ghiandole salivari si presentano nella maggioranza dei casi come adenocarcinoma (ghiandole salivari maggiori), mentre il carcinoma mucoepidermoide si può manifestare in qualsiasi ghiandola salivare, spesso in quelle minori. Il carcinoma mucoepidermoide insorge tipicamente in soggetti tra i 20 e i 60 anni, viene stabilito un grading con un sistema di punteggio in tipi a basso grado (ben differenziati) e tipi ad grado intermedio o alto (scarsamente differenziati). E' considerato biologicamente un tumore aggressivo e, se di alto grado, tende a metastatizzare ai vasi linfatici regionali.
CAUSE. Le cause dei carcinomi mucoepidermoidi sono ancora in gran parte ignote. Si considerano fattori di rischio l'esposizione ripetuta alle radiazioni ionizzanti, l'esposizione a sostanze tossiche (come i composti del nichel), una alimentazione povera di vitamine e ricca di cibi ad alto tasso di colesterolo.
SINTOMI. I segni e i sintomi dipendono sempre dalle dimensioni e dalla posizione del tumore, ma nella maggior parte dei casi i carcinomi mucoepidermoidi si presentano come una tumefazione indolente ma a crescita espansiva e, se di lunga durata, possono associarsi ad algie per interessamento precoce dei nervi cranici. Può comparire una adenopatia latero-cervicale oppure il coinvolgimento del nervo facciale con paralisi completa o incompleta(tumore localizzato nella ghiandola parotide).
DIAGNOSI. L'esame clinico è lo strumento diagnostico più importante e quando si sospetta una lesione maligna, è necessaria una diagnosi istologica. Pertanto all'esame obiettivo segue l'effettuazione di biopsia (per confermare il tipo cellulare di tumore). Si eseguono poi TC e RMN per completare la diagnosi e la stadiazione.
TERAPIA. Se la malattia è confinata, il trattamento preferito è sempre la combinazione radio-chirurgica. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del 95% in caso di carcinoma a basso grado di malignità, interessante le cellule mucose, mentre è del 50% circa per il tipo ad alto grado, interessante le cellule epidermoidi. Non esiste invece chemioterapia efficace per i tumori salivari.