A cura di: Dott. Luigi Sabino, Dirigente Medico Otorinolaringoiatria Policlinico Universitario Sant'Andrea di Roma
GENERALITÀ. Il carcinoma della lingua è una neoplasia costantemente di tipo epiteliale e nella maggior parte dei casi si tratta di carcinoma a cellule squmose, che origina cioè dalle sottili e piatte cellule squamose che rivestono la superficie linguale. Oltre il 95% di soggetti colpiti da questo tumore sono fumatori, consumatori di bevande alcoliche, oppure entrambi.
CAUSE. Fumo ed alcool sono le due cause etiologiche principali; e si stima che l'abuso di fumo unito all'abuso di alcol aumenti il rischio di 100 volte nelle donne e di 38 volte negli uomini. Tra i fattori di rischio si annoverano inotre le infezioni da HPV (papillomavirus umano); sindrome di Plummer Vinson e malattia da reflusso gastro-esofageo. Il cancro della lingua può anche derivare da irritazione/traumatismi cronici, come ad esempio i decubiti odontoiatrici.
SINTOMI. Data la localizzazione dell'organo colpito, questo tipo di tumore viene spesso diagnosticato nelle fasi precoci, in quanto ha alte probabilità di essere visto e/o sentito, presentandosi spesso nei bordi della porzione mobile della lingua come tumefazione fastidiosa e dolente, in genere di consistenza dura e compatta. Le lesioni possono apparire come eritroplasiche o leucoplasiche e possono essere esofitiche o più frequentemente ulcerate. A volte però la neoplasia può esordire in modo subdolo e lievemente asintomatico, soprattutto quando colpisce la base della lingua e l'ipofaringe: localizzazione in cui spesso il carcinoma viene diagnosticato in fase avanzata, quando è l'estensione è più importante e possono essere presenti metastasi cervicali.
DIAGNOSI. Davanti alla comparsa di una tumefazione sulla lingua che non receda nell'arco di due settimane, è bene rivolgersi ad uno specialista che potrà in tal caso effettuare una diagnosi precoce. La tempestività è fondamentale per pianificare una tipologia di intervento chirurgico molto meno invasiva. L'esame obiettivo è seguito da biopsia delle aree sospette e, può essere utile per escludere un cancro primario sincrono, l’effettuazione della laringoscopia diretta, broncoscopia ed esofagoscopia. Questi esami sono quasi sempre seguiti da TC e/o RMn di testa e collo onde completare la stadiazione oncologica.
TERAPIA. Chirurgia e radioterapia rappresentano i trattamenti di elezione, ed in caso di diagnosi precoce, il carcinoma è ancora di piccole dimensioni ed è eliminato con la chirurgia attraverso la rimozione della sola neoplasia, talvolta anche in anestesia locale. Lo svuotamento latero-cervicale selettivo è eseguito solo se il rischio di malattia linfonodale è concreto. Nei casi invece di carcinomi estesi, l'exeresi chirurgica necessaria può essere tanto ampia da rendere necessaria una ricostruzione con lembi microvascolari per ridurre le disabilità orali post-operatorie. La radioterapia rappresenta un trattamento alternativo e spesso paliativo.