A cura di: Dott. Luigi Sabino, Dirigente Medico Otorinolaringoiatria Policlinico Universitario Sant'Andrea di Roma
GENERALITÀ. L'angiofibroma giovanile è una lesione benigna altamente vascolarizzata che si sviluppa nelle cavità nasali e che colpisce in genere i ragazzi adolescenti (9-19 anni). Anche se benigno, questo tumore può avere crescita esponenziale invadendo le cavità paranasali o il rinofaringe (sedi più frequenti).
CAUSE. L'angiofibroma giovanile è una patologia poco diffusa, l'incidenza in Europa è di 4 casi su 100.000 e le cause che ne favoriscono l'insorgenza sono ad oggi ancora non note. Data comunque la sua diffusione quasi esclusivamente nei maschi alla pubertà, si è propensi a credere ad una correlazione di tipo ormonale.
SINTOMI. Il sintomo principale è l'epistassi, accompagnata quasi sempre da ostruzione nasale monolaterale. Talvolta possono essere presenti anche cefalea con nevralgia emifacciale. Il sanguinamento da un sola narice è il sintomo più tipico, frequente e caratterizzante.
DIAGNOSI. Di fronte a frequenti episodi di epistassi abbondante in adolescenti maschi, oltre alla visita specialistica dall'otorinolaringoiatra, è importante effettuare un approfondimento diagnostico mediante esame endoscopico. L'estensione del tumore può poi essere visualizzata mediante TC o RMN con mezzo di contrasto.
TERAPIA. Sebbene gli angiofibromi possano regredire o cessare di accrescersi con l'età, spesso la terapia necessaria è quella chirurgica. Prima dell'intervento è necessario effettuare una angiografia per avere una immagine precisa dei vasi che irrorano il tumore. L'embolizzazione angiografica seguita da resezione endoscopica del tumore è la tecnica di scelta. L'embolizzazione pre-operatoria è considerata quasi sempre indispensabile per minimizzare la perdita di sangue dato che trattasi di lesione ipervascolarizzata. In caso di recidiva di malattia può prendersi in considerazione una terapia combinata radio-chirurgica.