A cura di: Dott. Andrea Militello, Responsabile Servizio di Urologia e Andrologia Presso Casa di Cura Villa Immacolata (VT)
GENERALITÀ. La prostata è una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile. Situata sotto la vescica, produce ed emette il liquido seminale. L'adenocarcinoma prostatico ha origine dalle cellule della ghiandola stessa ed è la patologia tumorale più frequente nel maschio adulto oltre i 60 anni ed è comune negli uomini anziani. Questo tipo di tumore è raro negli uomini di età inferiore ai 40 anni; i fattori di rischio di svilupparlo includono, oltre all'età, la storia familiare e l'essere afro-americani.
CAUSE Le cause reali rimangono tuttora sconosciute, comunque esistono alcuni potenziali fattori di rischio che aumentano le probabilità di ammalarsi, sebbene non siano direttamente responsabili dell'insorgenza della malattia, che sono i seguenti: età maggiore di 65 anni; storia familiare; appartenenza all'etnia afro-americana; obesità; tabagismo; innalzamento dei livelli degli ormoni maschili; esposizione a inquinanti ambientali.
SINTOMI. Negli stadi iniziali il tumore è confinato alla ghiandola e può rimanere senza sintomi e non essere diagnosticato per anni poiché la sua crescita è molto lenta. In altri casi, o in fasi più avanzate, i sintomi dell'adenocarcinoma alla prostata possono includere: emospermia , eventuali disturbi ostruttivi urinari se associato ad ipertrofia prostatica.
DIAGNOSI. Per diagnosticare l'adenocarcinoma prostatico, il medico può effettuara una esplorazione rettale per cercare eventuali ingrandimenti e/o nodosità, o qualcosa di insolito. Il medico può anche chiedere di eseguire un dosaggio ematico per l'antigene prostatico specifico (PSA, per il suo acronimo in inglese). Queste analisi sono state eseguite anche in screening per il cancro alla prostata, che tentano di rilevare il cancro prima che si avvertano sintomi. Se i risultati sono anormali, potrebbero essere necessari altri test come l'ecografia prostatica transrettale, l'agobiopsia prostatica transrettale, la risonanza magnetica multiparametrica con mezzo di contrasto.
TERAPIA. La gestione dell'adenocarcinoma prostatico spesso dipende dallo stadio del cancro. Ciò è determinato sapendo quanto velocemente il tumore è in crescita e come è mutato il tessuto intorno alla ghiandola. Gli uomini con questo tipo di cancro hanno diverse opzioni di trattamento, ed il migliore per un soggetto può non esserlo per un altro. Queste opzioni devono essere quindi il frutto di una attenta osservazione medica che tenga conto del grado di aggressività della malattia, dello stato di salute generale e dell'età del paziente. Tali opzioni terapeutiche sono le seguenti: Terapia medica ormonale, Prostatectomia radicale, Radioterapia esterna, Brachiterapia. Possibili complicanze post operatorie possono essere: impotenza dopo intervento non nerve-sparing; incontinenza urinaria minima; incontinenza urinaria severa o totale. Per quanto concerne la Radioterapia esterna, a lungo termine si possono riscontrare gravi cistiti da raggi con retrazione della vescica, incontinenza urinaria, deficit erettile, ritenzione cronica urinaria, proctiti.
Bibliografia
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