Geriatria Ospedale Imola

 
3.6 (2)
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Il reparto di Geriatria ospedaliera e territoriale dell'Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola in provincia di Bologna, situato in Via Montericco 4, ha come Responsabile il Dott. Massimo Menetti. Il reparto, situato al terzo piano dello stabilimento ospedaliero, è una S.S.D. che rappresenta l'area di degenza per l'erogazione di percorsi dedicati all'anziano in condizioni di fragilità ed è costituita da un'area assistenziale classificata a media intensità per il trattamento della fase acuta. E' svolta attività di Ortogeriatria, attività specialistica neurologica ed attività presso il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze. Personale medico: Dr.ssa G. Benzi, Dr.ssa F. Bergolari, Dr. D. Bertuzzi, Dr.ssa R. Casadio, Dr.ssa F. Campomori, Dr.ssa A. Lucicesare, Dr.ssa S. Marrozzini, Dr.ssa B. Nesi, Dr.ssa M. Martelli, Dr.ssa V. Olivelli.

Recensioni dei pazienti

2 recensioni

Voto medio 
 
3.6
Competenza 
 
3.5  (2)
Assistenza 
 
4.5  (2)
Pulizia 
 
4.0  (2)
Servizi 
 
2.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
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Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Buona assistenza

Personale medico eccellente, soprattutto il primario che, oltre ad essere straordinariamente competente, è anche una persona straordinaria per doti d'umanità.

Patologia trattata
Demenza senile in persona molto anziana affetta da pluripatologie.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Geriatria Imola

Mia madre di 87 anni con gravi problemi cognitivi ha passato quasi 6 ore al PS del nostro Ospedale la sera del 23 dicembre scorso prima di effettuare RX al torace per sospetto focolaio polmonare (solo una persona all'accettazione e un solo medico).
In osservazione in Medicina di Urgenza, senza peraltro nessuna terapia, per ottenere la quale ho dovuto litigare con il medico di guardia avendo febbre e una sospetta infezione urinaria, è stata infine ricoverata solo la sera del 24 nel reparto di Geriatria.
Il medico Luci Cesare, che l'ha visitata, mi ha assicurato che non avrebbero praticato nessun catetere vescicale per potere dimettere la mamma appena sfebbrata, viste le sue condizioni critiche dal lato cognitivo.
Al mattino seguente invece trovavo la mamma con catetere vescicale (pur con sospetta infezione urinaria per cui era stato fatto l'urinocultura) con terapia venosa di antibiotici e fleboclisi di glucosio (la mamma è diabetica in terapia antiglicemica da anni con Glibomet) e prelievi per INR e quattro stick per glicemia: un protocollo davvero esagerato, viste le condizioni della mamma, che ho lamentato al medico di guardia dott. Nesi.
Ho assistito personalmente la mamma tutti i giorni, viste le sue condizioni molto critiche dal punto di vista cognitivo e devo dire che, a parte lo zelo e la dedizione del personale infermieristico, mi è parso molto scarso, per non dire pessimo, il servizio medico (quasi sempre assente).
Infine, avendo ricoverato vicino alla mamma una vecchietta con polmonite doppia proveniente dalla rianimazione, sulla cui origine non si poteva escludere quella virale, e quindi contagiosa, ho firmato per portarmi a domicilio la mamma, troppo agitata e per la quale non vi era più nessun motivo per prolungare il ricovero in un reparto così.
Se questa è l'eccellenza della Sanità della nostra Regione, apriti cielo!!
Non credo che vi siano spiegazioni nè di tipo accademico sanitario, nè di altro tipo, se non la solita poca sensibilità nei confronti dei pazienti e in questo caso di persona anziana con gravi problemi cognitivi, che avrebbe peggiorato la sua situazione in questo modo.

Patologia trattata
Sospetta infezione urinaria.