Geriatria Ospedale Villafranca

Ringrazio veramente di cuore questo grande Primario, il Dott. Matteo Grezzana, che insistentemente e con amore sta prendendosi cura di un mio familiare, e non solo, vista l'emergenza Corona Virus, con estrema delicatezza e professionalità del caso. Sono certa che nella sua specializzazione di geriatria, visto il caso che si tratta di persone anziane, sia uno dei pochi saper dare loro non solo le visite dovute, ma tanta umanità, consapevole di trovarsi davanti non solo un anziano, ma una storia. Ringrazio sin d'ora il Dott. Matteo Grezzana per tutte le cure amorevoli che costantemente porta ad ogni paziente di grande età e non.

Mio suocero è stato ricoverato nel reparto di geriatria di Bussolengo per due mesi e mezzo a seguito di un grave trauma cranico.
Abbiamo anche noi riscontrato una serie di incredibili ed inaccettabili prassi:
1. ai pazienti non viene fornita l'acqua e la devono portare i parenti da casa
2. pretendono l'assistenza 24 ore al giorno da parte dei parenti, o di badanti pagate dalla famiglia.
3. mio suocero è stato tenuto col sondino naso-gastrico per due mesi, in quanto i medici dicevano che non era più in grado di deglutire (in realtà un giorno si è strappato lui stesso il sondino ed abbiamo scoperto che sapeva deglutire benissimo).
4. il paziente è sempre stato tenuto a letto, non è mai stato messo seduto
5. i pazienti non vengono seguiti sempre dallo stesso medico, ma si alternano ed in questo modo anche la terapia assegnata cambia di continuo.
6. Due addetti (forse infermieri), un uomo robusto ed una donna anziana, molto arroganti ed insensibili, hanno legato mio suocero così stretto che non riusciva a muovere le braccia nemmeno minimamente. Alla nostra richiesta di liberarlo e di sistemarlo meglio nel letto, in quanto visibilmente sofferente, ci hanno risposto che lo avevano già fatto cento volte, che era colpa nostra che non eravamo presenti in ospedale 24 ore, che ci stavano facendo un favore a tenere mio suocero ricoverato in quanto la prassi sarebbe la dimissione e l'invio a domicilio dopo dieci giorni (???).
Naturalmente ho provveduto a segnalare tutte queste cose all'assistente sociale, alla capo sala e anche all'Urp...
Ora mio suocero è in un'altra struttura e ha fatto grandi progressi in pochissimi giorni.

Mio suocero è stato ricoverato con già la diagnosi di PSP. Durante una crisi, il medico di riferimento lo ha sballottato da un reparto all'altro, per cui, per quanto ho potuto vedere, manca un filo conduttore e un riferimento per il paziente e familiari.
Ogni giorno, o al massimo ogni settimana, cambiano i medici.
Il personale è gentile, a parte un soggetto maschile arrogante, senza un minimo di tatto e maleducato.
Pulizie con bagni spesso contenenti sacchi spazzatura.
Altro non mi dilungo, non vorrei esser scortese, ma se in questo reparto ci fosse un briciolo d'umanità in più, non guasterebbe.

Mio padre è stato ricoverato per grave disidratazione. Quando è arrivato il primo pasto e ho visto che non c'era l'acqua ho chiesto spiegazioni. Risposta: spending review! Per risparmiare niente acqua ai pasti, se la vuoi la porti da casa! Allora mi sono un po' arrabbiato visto che mio padre avrebbe dovuto bere oltre a fare le flebo, ma la risposta era sempre quella: per risparmiare hanno tagliato l'acqua ai pasti. Sulla scia della mia arrabbiatura, ho chiesto perchè il pavimento fosse così sporco e la risposta è sempre quella: tagli per risparmi! Allora ho allungato le orecchie e sentito il personale lamentarsi di tutti questi tagli; personale che lamentava il fatto che scarseggi tutto e che sia necessario quindi tamponare con quel che c'è.
Preso da testardaggine ho controllato sul sito dell'ospedale tutti i compensi e le delibere, scoprendo con gran disdegno questa delibera :
http://www.ulss22.ven.it/UploadDocs/6474_323_del_09_08_2012.pdf

E MIO PADRE SENZA ACQUA..