Endocrinologia Ospedale Maggiore Bologna

Può capitare nella vita di avere dei problemi di salute e quello che auguro a tutti è di poter trovare una persona come il Dott. Bianchi Nicola del reparto endocrinologia dell’ospedale Maggiore. Persona che esprime il massimo della professionalità con un valore aggiunto che è il lato umano, parte fondamentale per un paziente che si trova catapultato in una situazione nuova. Il Dott. Bianchi è stato perfetto in tutta la fase di diagnosi e di pre operazione ed io gli auguro tante soddisfazioni professionali.

Il 6 giugno mi reco al pronto soccorso per un linfoedema bilaterale agli arti inferiori; vengo dimessa senza che venga riscontrato nulla di significativo al cuore, ai reni, all'apparato circolatorio, ma con l'indicazione di indagini da effettuarsi. Il 23 giugno 2022 mi sottopongo a visita perche', oltre al linfedema, lamento un aumento di peso non giustificato di 20 kg. in 6 mesi (per lo più liquidi), che anche lei constata, e la necessità di sottopormi ad ago aspirato come indicato in un ecodoppler.
Mi sottopongo a visita già con esami in mano del sangue ed ecodoppler della tiroide. L'emocromo non presentava alterazioni dell'FT3 e dell' FT4, ma il TSH aveva raggiunto il livello massimo. L'Ecodoppler evidenziava 4 linfonodi ingrossati con indicazione di sottopormi ad ago aspirato. Soffro di diverse patologie, tra le quali la tiroidite di Hashimoto. La dottoressa, dopo avermi visitato, ha sostenuto che andava tutto bene.
A quel punto sono esplosa dicendo che si doveva capire del perche' di questo linfedema, che non si riassorbiva neppure con il Lasix da più di 1 mese; per di piu' sono leucemica e mi manca la milza.
Mi sono lamentata che era evidente il mal funzionamento della tiroide il mixedema era un segnale evidente, ma non solo: poteva essere un inizio di diabete visto che tutta la mia famiglia ha sofferto di questo. Morale, alla fine le dico che si devono fare accertamenti, un controllo delle altre ghiandole ormonali, la curva glicemica. Gentilmente la dottoressa mi dice che lei si attiene alle linee guida e, vista la mia arrabbiatura, mi chiede se volevo fare la curva glicemica, e altri esami. Mi fissa l'ago aspirato per il 21 luglio. La mia risposta e' stata che mi stavo rivolgendo ad uno specialista per poter essere curata perchè stavo male e non dovevo essere io ad indicar loro a quali esami essere sottoposta. Mi ha fissato un esame di controllo a novembre. Gli esiti degli esami che mi ha prescritto hanno evidenziato un innalzamento dei valori del TSH ed un valore della glicemia a digiuno a cui prestare attenzione per rischio di pre diabete.
Forse l'èquipe Sforza non ha nessun desiderio di curare i pazienti, soprattutto quando presentano un quadro clinico complesso come il mio? Assolutamente scontenta.

Sono stata visitata dalla dottoressa a giugno, non mi ha chiesto nulla dei miei esami, dell'eventuale familiarità di disturbi tiroidei e mi ha fatto un esame di palpazione senza nemmeno dirmi che stava per farlo.
Alla fine della visita non mi ha prescritto nulla, né medicinali, né ulteriori analisi.
Successivamente mi sono recata da un'altra specialista, che ha eseguito un'ecografia della tiroide e mi ha prescritto vari esami, così grazie a lei ho scoperto di essere ipotiroidea.

Professionalità eccellente, umanità straordinaria, disponibilità superiore alla norma. In poche parole: la dott.ssa Nadia Cremonini è insostituibile.

Ho subìto un ricovero di oltre 40 giorni ed il trattamento riservatomi è sato piu che eccellente, dalla competenza dei medici alle amorevoli cure del personale sia infermieristico che ausiliario. Grazie in particolare alla Dott.ssa Sforza ed alla Dott.ssa Briganti.

Complimenti al reparto e, in particolare, alla dottoressa Nadia Cremonini, umana, competente, empatica.. in altre parole: eccellente.

Mi corre l'obbligo sottolineare la qualità del servizio prestatomi e la professionalità dei ruoli sanitari che mi hanno assistito, in particolare la Dr.ssa Nadia Cremonini, per l’incredibile attenzione e competenza con cui ha gestito il mio problema e la fiducia che mi ha trasmesso verso l'intera Struttura Sanitaria, nonchè il senso "di squadra" percepito verso tutto il personale del reparto.