Chirurgia generale e dei Trapianti Ospedale Pisa
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Mancata asportazione del pancreas ed autotrapianto
Sono stata visitata dal Prof. Boggi qualche mese fa in intramoenia e, diversamente da altri medici, non ha scritto al mio medico curante dopo aver effettuato la visita. Successivamente e contrariamente agli accordi, ho avuto contatti solamente con il dottorando di turno, in questo caso il dott. Lombardo. La soluzione proposta da quest'ultimo, in accordo a Suo dire con il Prof. Boggi, era l'asportazione totale del pancreas con autotrapianto delle isole di Langheran.
Io mi sono rivolta all'ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda, dove sono stata operata. L'intervento è stato risolutivo e non demolitivo. Quanto prospettato dal Prof. Boggi verosimilmente non era adeguato al mio caso, come dimostrano i fatti. Sono ben felice di essermi rivolta altrove.
Trapianto di rene da vivente
É difficile scrivere di sè stessi su argomenti delicati, ma credo che vada fatto per il bene di tutti.
Ad inizio del 2014 mi sono rivolto a Pisa per un trapianto di rene da vivente e, benché avessi chiesto un appuntamento privato, non ho mai visto il prof. Boggi. Avevo scelto Pisa perché operano in laparoscopia e questa mi sembrava la scelta meno invasiva per il donatore. Sin dall'inizio ho avuto seri dubbi sulla capacità organizzativa del reparto, che non é mai andato oltre la sufficienza. L'assistenza al malato sembra buona, ma poi col tempo ci si accorge che, a parte qualche eccezione, essere gentili é solo parte del loro lavoro.
Prima del trapianto ero stato tentato di andare presso altro centro, però poi ho deciso di rimanere perché a volte é difficile capire quale sia la scelta giusta.
Facciamo il trapianto e dopo veri screzi gratuiti con i medici, ai quali avevo osato chiedere perché non usassero la mascherina quando trattavano un paziente trapiantato, mi informano che va tutto bene e che la mia creatina era intorno a 2 (forse 1,8). Mi dicono che va bene così e ci credo, mi dicono anche che il mio GFR post trapianto, che é poco oltre 40, é buono. Mi informo e non mi pare che sia vero. Nei giorni e nelle settimane successive mi sento solo e poco curato da medici che si alternano di continuo, ognuno dei quali mi propone una cura farmacologica diversa. Per chi non lo sapesse, a Pisa esiste/va una guerra fredda tra Nefrologia (Prof. Egidi) e Chirurgia (Prof. Boggi) e quando la prima, alla quale esausto mi rivolgo, si accorge che mi stanno somministrando un farmaco a cui sono intollerante, in chirurgia fanno passare settimane prima di cambiare l'immunosoppressore, con probabili danni permanenti sull'organo donato. Mi promettono cambio di farmaco, mi prenotano biopsie, mi allertano per una infiltrazione via giugulare, ma poi alla fine non succede mai niente. L'equipe del prof. Boggi (sempre assente) continua a dire che va tutto bene. Quando chiedo come mai, se l'organo va bene e se l'operazione é andata bene, ho valori funzionali cosi mediocri, il prof. Vistoli mi dice che mia sorella é fisicamente più piccola di me e che se "avessero trovato quell'organo in un cadavere lo avrebbero usato". Non so se é chiaro: se "avessero trovato quell'organo in un cadavere lo avrebbero usato". Non sto a raccontare tutto quello che é successo ancora dopo, di fatto dopo tre anni di degradamento continuo del rene, adesso devo prepararmi per una nuova dialisi.
In base alla mia esperienza, sconsiglio di rivolgersi a Pisa.
Pancreasectomia distale con tecnica robotica
Sono stata operata a marzo 2016 dal prof. Boggi con tecnica robotica per formazione nodulare alla coda del pancreas; sono stata 5 ore in sala operatoria.
Decorso post operatorio perfetto, sono stata assistita dal personale infermieristico in maniera impeccabile. La professionalità del Prof. Boggi è straordinaria, è vero che non si vede mai in corsia, io nemmeno l'ho visto (ha parlato con mio marito dopo l'intervento), ma lui fa il suo lavoro, salva le nostre vite tutti i santi giorni in sala operatoria: quello è il suo lavoro! Per il post operatorio ci pensa il reparto, che è ben organizzato. Io parlo della mia esperienza, dopo 7 giorni stavo benissimo come non avessi avuto niente, lo ringrazio 10mila volte per avermi aiutata ad uscire da un incubo..
Grazie a lui e la sua equipe ho ricominciato a vivere. Consigliatissimo.
Abbandonati
Ad eccezione di una visita di 15 minuti e della prescrizione di una biopsia, non abbiamo più avuto il piacere di essere seguiti. Mio padre ha potuto intrattenere solo scambi di fax con la segretaria, é rimasto due mesi in attesa di un drenaggio biliare che avrebbe dovuto essere fatto nel reparto del prof. Boggi, rinviato da una settimana all'altra senza avere un medico di riferimento a cui comunicare le condizioni di salute e le informazioni necessarie. Dopo svariati solleciti e preghiere di dare notizie attendibili sulla tempistica per valutare altre strade, ci siamo rivolti privatamente ed il drenaggio é stato messo ambulatorialmente in 15 minuti. Decisamente manca il contatto col paziente e la cura dell'aspetto psicologico della malattia, che in alcuni casi, laddove l'esito infausto é noto sia al paziente che alla famiglia, e' più importante delle abilità mediche.
Poca professionalità e rispetto per il malato
Mio padre è stato ricoverato più di un mese nel 2015 per la presenza di calcoli nei dotti biliari intraepatici.
Ci si interfaccia esclusivamente con lo specializzando di turno (e siamo in un centro di terzo livello..) che riferiva quello che gli era stato detto di riferire dai medici strutturati, assenti e quasi inavvicinabili; a partire dal primario, che in corsia non abbiamo visto neanche per sbaglio (forse per questo le tante carenze). Mi chiedo che senso ha la cura di un malato se il suo medico non conosce neanche il suo viso e la sua voce, se non forse solo cinque minuti prima dell'intervento.
Saranno anche bravi tecnicamente, ma non è solo questo che fa di un medico un bravo medico!
Confuso e solo
Sono stato ricoverato per problemi post Trapianto di Rene. In reparto non sono mai riuscito a vedere il Professor Boggi, solo nella prima visita preliminare. In reparto il personale infermieristico è molto preparato, in particolare Francesca, Veronica e Giorgia. E alcune infermiere del coordinamento sono molto gentili.
Il personale medico è poco presente e non chiaro nella spiegazione delle problematiche e poco il rapporto sociale con il paziente. Molto fredda la gestione e il rapporto con l'ammalato.
Recensione su esperienza
Sono stata a visitata nei mesi scorsi per una patologia grave che richiede intervento per resezione della malattia. Ero rimasta d'accordo con il prof. Ugo Boggi di risentirci verso la fine delle terapie da me effettuate tramite email. Ad oggi, dopo due mesi di sollecitazioni, non ho ricevuto nessuna risposta, pur chiamando la stessa segretaria del professore in questione, vedendomi costretta ad agire in altro modo. Secondo me il modo di fare adottato nei miei confronti e' discutibile, quindi non consiglierei di rivolgersi a questo centro solo per il tipo di approccio da loro adottato.
Splendide persone
Sono stata operata un anno fa dal mitico dott. Signori Stefano: bravissimo nella sua professione, molto umano e gentile nello spiegare e nel modo di porsi verso il malato. Poi nel reparto ci sono infermieri fantastici, ma anche dei dottori "tirocinanti" a volte un po' nervosi... Ma sicuramente causa del reparto, che tratta casi molto delicati e difficili.
L'importante è esserne usciti vivi
Mi piacerebbe tanto aver potuto parlare con il professor Boggi dopo l'intervento, ma non si è riuscito a vedere nemmeno in sala operatoria.. e non è bello avere da 6 mesi dopo l'intervento ancora dei dubbi su chi mi abbia operato. Non posso dire nulla dei medici che ci seguono, ma ne avrei da dire tante su quelli che ci hanno seguito in ricovero e troppe sulle infermiere e i tirocinanti. Boggi si faccia vedere e si informi con i suoi pazienti di quello che hanno dovuto subire. Non ho forza e voglia di scrivere altro. Scriverò prima o dopo direttamente a lui.
Splendida equipe
Il prof. Ugo Boggi e i suoi collaboratori sono persone meravigliose e competenti, mi hanno dato fiducia e sicurezza che non mi avevano dati altri professori, e vi parlo di luminari; ho fatto l'intervento col robot Da Vinci ed è andato tutto bene. Sono stata bene in quel reparto di chirurgia e ringrazio tutti di cuore - ho fatto l'intervento nel novembre 2011 e sto bene.
Grande reparto!
La mia esperienza chirurgica è del 2009. Ho trovato chirurghi esperti e bravissimi (io sono stata operata dal bravissimo dott. Stefano Signori!).
Paramedici ottimi, generosi ed esperti (soprattutto l'infermiere Roberto).. Nel post-operatorio immediato ho riscontrato pochi contatti con i chirurghi (impegnati purtroppo in sala per un sacco di ore).
Posso dire che questo è un reparto di grande professionalità per quanto concerne la mia esperienza.
Ultimamente (esperienze riferite da pazienti in reparto nel 2012), vi sono troppe responsabilità in corsia a specializzandi impreparati ed inesperti, che si alternano ad altri medici competenti, ma con un caratteraccio (non molto adatto nelle relazioni con pazienti inermi e spaventati, che hanno appena subìto un intervento tanto impegnativo e problematico, o che per complicanze improvvise sono catapultati nuovamente in reparto).
Professionalità competenza e disponibilità totale
Il Prof. Ugo Boggi e tutti i suo collaboratori sono al top dell'eccellenza, anche se il loro rapporto con i pazienti si limita preferibilmente in sala operatoria. I medici di corsia e personale paramedico, infermieri/e sono straordinari, cordiali, pieni di umanità, disponibili nei confronti dei pazienti, sono sempre pronti alla battuta e a donare un sorriso.
Professionalità infermieristica e calore umano
I chirurghi sono di assoluta eccellenza, ma non tutti ugualmente disponibili nei confronti dei pazienti quando gli toccano i turni di corsia invece che la sala operatoria. Eccezionale senza riserve il personale paramedico, professionale e competente con doti straordinarie di umanità e dolcezza e massima disponibilità verso i pazienti che caratterizzano TUTTI gli infermieri e le infermiere, pur dovendo affrontare turni massacranti a seguito dei tagli al budget.
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