Centro Santa Maria al Monte di Malnate
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Ringraziamenti al reparto Cure intermedie
Il mio autunno 2023.
Nel mese di settembre, a causa di una frattura del piede, sono stato ricoverato presso il centro Don Gnocchi Santa Maria al monte di Malnate in Provincia di Varese.
Sono stato accolto per la seconda volta nel reparto Cure Intermedie, un reparto di Cure Mediche ma soprattutto di riabilitazione motoria in cui io sono stato ospite per circa tre mesi.
La prima volta arrivai a Malnate nel periodo 2021/2022 e fui ospite, per circa 7 mesi, reduce da Covid - ma questa è un’altra storia.
Arrivai da loro dopo 6 mesi di ricovero nei quali, grazie a medici scrupolosi e straordinari, fui salvato più volte da morte certa.
Fui ricoverato d'urgenza, intubato dopo 4 giorni, rimasto in coma per tre mesi, salvato, tracheostomizzato, sono stati momenti estremamente difficili, a tratti tragici, ma mai, dico mai, nessuno si è arreso ed io devo la mia seconda vita a questi angeli che ogni giorno dedicano la loro vita ai loro pazienti.
A Malnate, soprattutto, ho trovato cure, attenzioni, amore e tanto calore, e per me tornare a settembre è stato come tornare a casa.
E ogni giorno, dal mio primo ricovero, io penso a tutti/e loro con profondo e autentico affetto.
Quando dico tutte/i intendo Dottoresse, Caposala, Infermiere, Fisioterapiste/i, le OSS e tutto il personale di servizio, ecco tutte queste persone mi hanno fatto innamorare e so che anche loro sono affezionate/i a me, che mi vogliono davvero bene.
Per me sono e saranno sempre le mie “ragazze”.
Tornando a questo ultimo ricovero di tre mesi, ci tengo a dire che mi hanno accolto con tanto affetto ed al mio ingresso ho ritrovato tanta dolcezza ed allegria anche da nuove presenze che, pur non avendomi conosciuto nel precedente ricovero, mi hanno sempre trattato con dolcezza e affetto.
Anche con queste ultime ragazze, pur non conoscendoci, ci siamo subito voluti bene, come se ci conoscessimo da sempre.
In questo reparto hanno tutti un cuore immenso e sono altamente professionali, è come essere in una grande famiglia dove tutti si vogliono bene.
Sono stati giorni intensi, essendomi ripreso abbastanza in fretta sono stato felice di aver potuto aiutare, sostenere e confortare, con parole e piccoli gesti affettuosi, altri ospiti meno fortunati di me.
È stata una vera gioia trasmettere loro fiducia e speranza, dimostrandogli che con tenacia e fiducia anche loro, come me, ce la possono fare.
Io ho vinto materialmente e moralmente la mia condizione fisica attuale e attraverso l'esempio sono stato felice di aiutare queste persone ricoverate per motivi più o meno gravi.
In questo periodo ho avuto l'opportunità di conoscere tante persone, donne e uomini, che stavano combattendo la loro personale battaglia, che gioia poter dare loro conforto, che emozione riuscire a spronarli dando loro forza che gli veniva a mancare.
Quel che ho ricevuto in cambio è stato molto di più di quanto donato con amore.
L’amore riempie il mio cuore.
Conoscere da vicino la sofferenza, il dolore e la malinconia, rendersi conto che la vita passa ed arriva a sfuggirti dalle mani fa riflettere, porta ad apprezzare molto di più la condivisione, l'amicizia, la solidarietà e la vita.
Ecco, tutte queste cose riempiono l'anima e fanno bene al cuore.
Purtroppo, poco dopo il mio ritorno a casa, ho appreso la notizia che è volata in cielo una dolcissima donna che fra pochi giorni avrebbe compiuto 99 anni, quasi tutti i giorni, da quando l'ho conosciuta in reparto, lei era isolata con la mente e stanca, io la accarezzavo, le parlavo e quando riuscivo a farmi fare un sorriso ero felice, le volte che sorrideva e mi parlava volava via la mia malinconia.
La Mia malinconia... eh sì, io sono cresciuto malinconico, sono rimasto orfano di madre dall’età di 6 anni e ancora oggi che ne ho 77 attribuisco questo stato d'animo al fatto di non aver mai potuto chiamare "mamma", ricordo solo la sua figura.
La mia malinconia quotidiana, in questo magico reparto di Malnate, era subito recepita dalle mie ragazze ed allora arrivavano tutte in mio soccorso allora con un abbraccio e dolci parole di conforto riuscivano a farla scomparire.
Tutto questo mi portava a raccontare loro dei miei intimi dolori di vita vissuta e così facendo quel giorno e quella notte trascorrevano in serenità.
Insomma quando varchi l’ingresso di questo reparto vieni avvolto da una nuvola di amore, è Magico e grazie a tutte le mie ragazze, le mie infermiere, OSS e dottoresse. Sono tutte giovanissime, hanno l’età dei miei amori, mia figlia a mia nipote.
Anche loro sono preziose, a casa se sono malinconico mi rivolgo a mia figlia e alle mie ragazze.
La vita mi ha portato a vivere tante prove ma sono fortunato ad amare ed essere amato.
Un abbraccio a tutte le mie ragazze, a chi è nella mia vita permettendomi di pensare positivo e guardare al domani con meravigliose speranze.
Felice Santo Natale.
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