Centro Traumatologico Ortopedico di Milano
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Ottimi chirurghi, infermieri un po' superficiali
Mia madre (quasi 90 anni) è arrivata in reparto dal pronto soccorso per una frattura del femore, operata ottimamente nelle 24 ore: un plauso alla competenza dei chirurghi, visto che la mamma ha già ripreso a camminare, e anche all'anestesista che, per l'età e il quadro clinico, ha optato per una spinale per "alleggerire" l'impatto degli effetti classici dell'anestesia sul lato cognitivo.
Detto questo, dopo pochi giorni dall'operazione abbiamo visto un crescendo di agitazione quasi violenta. E abbiamo scoperto, parlando con gli infermieri, che non le erano più stati dati i farmaci della sua abituale terapia, incluso uno psicofarmaco interrotto bruscamente, semplicemente perché col passaggio di reparto della mamma dal pre a post operatorio, non erano stati passati anche i farmaci che noi avevamo consegnato al momento del ricovero. Grave mancanza peggiorata dal fatto che nel secondo reparto nessuno abbia pensato di chiederceli, nonostante noi fossimo quotidianamente presenti e avessero i nostri numeri di telefono. Risultato: la mamma è rimasta totalmente alterata per giorni a causa di questa interruzione scorretta, e può dirsi fortunata di non aver avuto altre conseguenze, essendo state interrotte anche le cure della sua neoplasia, altamente pericolosa in un momento di forte sanguinamento come quello di un'operazione. Una superficialità che poteva costarle caro...
Pronto Soccorso CTO
Sono arrivato al PS con una brutta e dolorosissima frattura del perone. Trattamento ineccepibile da parte di tutti, staff super concentrato, meticoloso, estremamente competente ed anche, nonostante la mole di lavoro, molto gentile e umano.
Grazie al lavoro tempestivo e perfetto in ogni sua fase, ho potuto proseguire le cure arrivando ad un recupero veloce e totale.
Ancora grazie.
Pronto Soccorso
Dopo essere caduta accidentalmente inciampando in un tombino rialzato, mi sono recata al CTO di via Bignami, il pronto soccorso traumatologico più vicino. Da sola e con il braccio destro dolorante, ho aspettato ben 5 ore prima di avere una lastra. Prima di me c'erano 3 persone e una di queste aspettava dalle 13.00 (io sono arrivata alle 17.00).
Mi dicono di andare in Radiologia: lunghissima la strada nei corridoi deserti, poi una porta chiusa, suono un campanello e (con comodo..) si palesa l'addetto. Mi fa la lastra e mi manda in un locale dove mi ingessano il braccio. Mi dicono di tornare dopo una ventina di giorni. Nel frattempo nessun controllo.
Il 26 novembre ritorno e mi tolgono il gesso senza aggiungere alcuna indicazione di fisioterapia. Il braccio e il polso mi fanno male.
Vado da un fisiatra a pagamento e mi dice che la frattura non si era saldata, c'è una distorsione e avrei dovuto fare subito come minimo la riabilitazione. Mi dà una cura per aiutare l'osso (quasi del tutto non saldato) e appuntamenti per la ginnastica.
Pronto soccorso
A seguito di blocco totale della schiena, mia mamma si reca in ambulanza al PS del CTO di via Bignami, dove le viene chiesto se può stare seduta e risponde di no. Consigliano di mettersi comunque seduta per facilitare gli spostamenti, in quanto l’attesa sarebbe stata breve.. 2 ore di attesa! Finalmente ci chiamano e le infermiere non l’hanno aiutata per niente a salire sul lettino. Il medico maldestro le ha controllato solo se si fosse paralizzata, dopo di che ha diagnosticato una lombalgia acuta a causa di contrattura. Peccato che mia mamma abbia un’ernia e una protrusione! Senza una lastra e con una iniezione hanno stabilito che potesse tornare a casa, peccato che non si muovesse ancora!
Ci tengo a precisare che quando mi è capitata la medesima cosa, in un altro ospedale, mi hanno lasciata sdraiata e mi hanno fatto lastra e flebo, hanno atteso che potessi muovermi e poi mi hanno dimessa.
Voglio anche segnalare che c’era un bambino di 2 anni in PS che ha dovuto attendere quanto noi, penso che almeno i bambini debbano avere la precedenza!
Non poteva andare meglio
Un ringraziamento eccezionale al Dr. Alfonso Manzotti, che si è distinto per professionalità e competenza decisamente fuori dall'usuale, ad iniziare dai controlli preliminari fino all'intervento complesso di revisione protesi su ginocchio osteoporotico, in paziente cardiopatico. Un particolare ringraziamento allo staff di supporto, in particolare all'anestesista, di cui purtroppo ricordo più la competenza che il nome. Davvero complimenti, siete uno staff eccellente.
Pronto soccorso CTO Milano: il migliore
Un pronto soccorso con personale competente, professionale e dotato di umiltà ed umanità doti ormai rare. Dall'accettazione alla dimissione ci si sente sicuri di essere nel posto e nelle mani migliori e, da quanto ho potuto vedere e sentire dagli altri pazienti in attesa, viene dedicata attenzione ad ogni paziente, dal bambino all'anziano. Si trovano persone in attesa che dichiarano di tornare sempre lì, quando hanno dei problemi, perchè sono molto bravi e si sono trovati sempre bene. Personalmente hanno curato la mia bambina dedicandole una visita accurata che ha risolto un problema (non curato in altro pronto soccorso in modo adeguato solo qualche giorno prima) confrontandosi anche fra più medici con uno spirito di collaborazione e confronto inesistente in altri ospedali. Un ringraziamento in particolare al dott. Corriero Andrea Saverio, al dott. Bonfiglio Giuseppe ed al personale presente: in accettazione per averci dato la rassicurazione di essere nel posto giusto; nella sala gessi per aver fatto sentire la bambina che soffre di crisi d'ansia tranquilla e sicura facendola dialogare e distraendola. Dopo diverse esperienze passate disastrose in altri ospedali, ritengo sia il migliore di Milano e dintorni. Anche mia figlia di dieci anni ha detto: si vede che sono capaci, sono i più bravi di tutto il mondo. Bravissimi!
Paziente asmatico
Come asmatico (anche lo Specialista che sulla fiducia mi ha anticipato la visita) sono ticket esente per tutte le visite e gli esami inerenti. Il pneumologo rientra ampiamente. Non secondo l'impiegata dell'ufficio cassa, a suo dire la prima visita la devo pagare.
Mi ha rimandato la visita specialistica già eseguita!
Secondo lei devo portarle un'altra impegnativa recante un codice esenzione diverso dal mio!
In moto ci metto solo tre quarti d'ora da casa mia per raggiungere via Bignami... che volete che sia??!! Ci sono evidenti avanti e indietro dettati da errori di procedure di cassa...!
Che fare?
Consiglio il dr. Monforte per il piedo torto
Ho portato il mio bambino al Buzzi dal dottor Monforte perché nato con piede torto congenito. Dopo due mesi di cure con il metodo tradizionale al Gaetano Pini, il piede era ancora storto e aspettavamo un intervento invasivo.
Il dottor Monforte ha usato il metodo Ponseti, per nulla invasivo, e in tre settimane il piede era dritto.
A sette mesi ha fatto l'allungamento non invasivo del tendine e ora che ha tre anni, mio figlio ha un piede perfettamente normale, elastico, senza cicatrici.
Inoltre il personale è gentilissimo e l'ospedale a misura di bambino. Lo consiglio assolutamente.
poca attesa in sala d'aspetto;
centro attrezzato per i bambini, con fasciatoio eccetera;
personale gentilissimo.
GRAZIE
PRIMA DI GIUNGERE NELL'OSPEDALE DEL PROF. CONFALONIERI, CHE MI HA OPERATO, HO SENTITO QUALCHE ALTRA CAMPANA NELLA MIA CITTà (GENOVA), MA LA SICUREZZA LA HO TROVATA SOLO AL C.T.O. DI MILANO. FORTUNA? BHA.. NON SO CHE DIRE. A PARTE L'EDIFICIO, UN PO' VECCHIOTTO, TUTTO IL RESTO è STATO OK. DA PARTE MIA SOLO UN GRANDE GRAZIE A TUTTI PER TUTTO.
Grazie a tutti
Sono la mamma di una bambina di sei anni appena compiuti.
Purtroppo, in data 23 aprile, ha riportato una frattura sovracondiloidea del gomito sinistro. E' stata soccorsa, operata e visitata nella vostra struttura.
Poche righe per esprimere tutta la mia gratitudine e quella della mia famiglia alla dr.ssa Camilla Calderini ed ai suoi preziosissimi collaboratori.
A nostra figlia, oltre alla professionalità e preparazione dei suddetti medici ed infermieri, non è mai mancato un sorriso ed una carezza di conforto.
Sono stati tutti meravigliosi: dagli infermieri del pronto soccorso (sig.ra Silvia se non ricordo male) a quelli del reparto.
Grazie dottoressa Camilla (come dice mia figlia) per la sua grande umanità e per aver risolto il problema di mia figlia con tanta devozione.
Pessima Struttura
Reparto Ortopedia, pessimo personale.
Sono riusciti a fratturare un osso durante un intervento per rimetterne a posto un altro.
Stanotte un infermiere è riuscito a lussare la spalla della persona ricoverata.
Professionalità ZERO!
Professionalità al servizio dell'Utenza
Ricovero: 23/07/2013
Diagnosi: FRATTURA RADIO E ULNA AVAMBRACCIO SINISTRO.
Interventi Chirurgici: intervento di riduzione e sintesi con filo di Kirschner, posizionato gesso branchio-metacarpale.
Ringrazio Dott. DELLA GRAZIA, Dott.ssa CALDARINI, Dott. SANTICCHI e tutto lo Staff, in particolare l'Anestesista di cui purtroppo non ricordo il nome... che con estrema umanità e professionalità hanno "accompagnato" mio figlio durante questa impegnativa esperienza.
Capacità da parte di tutto lo staff di relazionarsi con estrema naturalezza e simpatia nei confronti di mio figlio, paziente di anni 9.
Lungo decorso post operatorio con regolari visite e RX al braccio.
Note personali: il paziente non viene "dimenticato" una volta eseguito l'intervento, ma seguito costantemente.
assurda burocrazia provoca inutili disagi
il giorno 18/10/2010, come da prenotazione, mia moglie si presenta nella struttura per eseguire le predette prove. L'Ufficio di accettazione la invia all'accettazione di reparto, che apre con più di venti minuti di ritardo sull'orario comunicato con avviso al pubblico (cioè alle 13,55 anzichè alle 13,30). l'ufficio di reparto invia di nuovo all'accettazione generale la signora che, stanca di girovagare con la sua sedia a rotelle per i freddi corridoi della struttura, invia lo scrivente (il marito) che si vede negare con arroganza la vidimazione con precedenza della pratica perchè occorre la presenza tassativa della disabile per usufruire di tale diritto, malgrado l'impegnativa certifichi lo stato di totale disabilità dell'interessata. Quindi altra penosa trasferta della signora fino all'ufficio ed inutile attesa del gentilissimo personale paramedico per l'esecuzione delle prove in oggetto. Chissà se ad un qualche dirigente del personale del CTO interessa questa storia di ordinaria inefficienza?
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