Centro Alzheimer di Gazzaniga

 
3.0 (7)
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Indirizzo
Via Manzoni 130, Gazzaniga (BG )
Telefono
035 3065215 - 035 3065206
Il Centro di Eccellenza per la cura dei malati di Alzheimer è situato presso l'Ospedale Briolini, in Via Manzoni 130 a Gazzaniga in provincia di Bergamo. Si tratta di un’unità speciale di cure, classificata come struttura riabilitativa, che dal 2005 opera nel quadro di una collaborazione pubblico- privato tra l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale ASST Bergamo-Est e FERB Onlus (Fondazione Europea di Ricerca Biomedica). La struttura comprende due nuclei di degenza con ventitré posti letto ciascuno e un Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze che effettua più di tremila visite all’anno. La sua missione è offrire alle persone affette da demenza e alle loro famiglie una presa in carico globale durante tutto il decorso della malattia. Presso il Centro possono essere ricoverate persone interessate da decadimento della memoria e delle funzioni superiori del cervello (riconducibili alla malattia di Alzheimer ma anche ad altre forme di demenza), nella fase in cui presentano comportamenti disturbati come agitazione, irritabilità e aggressività, che mettono a dura prova le capacità delle famiglie di assisterli.

Recensioni dei pazienti

7 recensioni

 
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4 stelle
 
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Voto medio 
 
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2.4  (7)
 
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4.0  (7)
 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitare significa migliorare, non peggiorare

A mio marito Guido Fava,
entrato in piedi alla FERB il giorno 11 Maggio 2022 e uscito a metà Giugno 2022 irriconoscibile, incapace di muoversi dopo un grave problema cardiaco e un sonno comatoso prima del suo ricovero urgente in una RSA.
Non ha ricevuto nessuna terapia Riabilitativa ed è peggiorato in un modo catastrofico.
Era pieno di voglia di sentirsi meglio e pieno di fiducia.
Come me.
Dopo questo "programma", pensavamo di tornare in Spagna, ma mio marito si è spento in Ottobre 2022.
Dopo il suo disastroso soggiorno alla FERB non e' mai più stato lo stesso. Il suo peggioramento fisico ha seguito quello cognitivo.
Mi sento immensamente colpevole ad avere favorito la sua entrata in questo centro, che non riabilita.

Patologia trattata
Peggioramento cognitivo dopo le 3 dosi di vaccini anti Covid (specialmente l'ultima dose).

Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Viaggio verso la fine

Eccellenza: superiorità, perfezione, sublimità.
Riabilitazione : riportare un paziente a uno stato di efficienza psicofisica che gli consenta di riacquistare funzione perdute.
Il 12 Maggio 2022 mio marito entrava al Centro di eccellenza riabilitativa in piedi, felice di fare un programma che gli avrebbe permesso di andare in Spagna dopo.
Fu subito messo su una sedia a rotelle e contenuto, con una certa durezza, "per evitare le cadute".
Una settimana dopo mio marito era molto peggiorato.
Le visite sono di un'ora, a giorni alterni, per il ritiro degli indumenti.
Dopo 20 giorni lo stato di Guido era sempre peggio, respirava male. Lo feci notare ai medici ed infermieri e "è l'emozione di vederla".
Fu ricoverato d'urgenza a Seriate per "infezione", in realtà erano problemi polmonari e cardiaci.
Dimesso, era spaventosamente peggiorato e, dopo un sonno comatoso, fu portato in extremis in una RSA ad Albano.
In 3 settimane, un uomo pieno di voglia, che camminava, ragionava, leggeva il suo giornale, l'ho trovato ridotto in un spaventoso essere, distrutto sia mentalmente che fisicamente.
Un bilancio disastroso per una struttura eccellente!
Pet Therapy, viaggio della memoria, terapia del sorriso?? Tutto si svolge drammaticamente a porte chiuse, tapparelle abbassate.
I medici di base dovrebbero informarsi attentamente prima di inviare le persone in questo posto.
Mio marito non si è mai più rimesso dai danni ricevuti dalla struttura.
Ha perso la vita ad Ottobre.

Patologia trattata
Inizio demenza vascolare provocata dalle dose dei vaccini anti COVID, specialmente la terza.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Un vero centro di eccellenza

Posso solo parlare bene di questo centro. Grande professionalità, ma soprattutto attenzione e cura dei malati visti come persone. Un'equipe eccezionale da tutti i punti di vista: medici, infermieri, terapisti, educatori e OSS insieme hanno regalato un periodo di grande serenitá a mia mamma. Dico solo che mia madre vorrebbe restare lí sempre.
Grazie di cuore.

Patologia trattata
Alzheimer.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mia madre è entrata per migliorare la terapia ed è uscita peggiorata di molto.
Ci avevano detto anche che avrebbero tolto i farmaci, ma non lo hanno fatto, somministrandole Serenase.
Hanno poi continuato a dire che andava tutto bene, ma io vedevo che perdeva giorno dopo giorno.
Inoltre, 10 giorni prima di finire i due mesi qui, è caduta e se non fossi sceso io al pronto soccorso, sarebbe rimasta giù da sola e dolorante. Da quella caduta ha cominciato anche a non più parlare.
Esperienza negativa sotto ogni aspetto.
Da subito ci hanno separati dicendo che eravamo noi il problema. La mamma è entrata che capiva, parlava e si muoveva in autonomia. È uscita devastata.

Patologia trattata
Probabile Alzheimer.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Nessuna eccellenza

Mio marito è qui entrato a Maggio, in piedi e con la grande voglia di migliorare, con capacità di capire e interagire e molto consapevole della situazione. Necessitava di attività e stimoli, giuste misure e nessun farmaco.
E' stato subito bloccato su una sedia.
Ebbe un grave peggioramento già in una settimana.
Non veniva mai cambiato di notte e dormiva nei suoi residui organici; mi si davano i suoi vestiti sporchi da lavare in borse di plastica.
Il suo peggioramento era spaventoso.
Nessun spazio per poter camminare e sempre a contatto con persone molto malate.
Feci notare che mio marito respirava male e mi si rispondeva che era "l'emozione a vedermi"!
In realtà aveva acqua nei polmoni, poi infatti andò a Seriate d'urgenza.
Non ebbe mai vere spiegazioni e se ne uscì da Seriate che era l'ombra di sè stesso, irriconoscibile, contenuto e di nuovo mai cambiato di notte.
"Si lasciano dormire i pazienti nel loro umido per non svegliarli" mi si diceva. Comperi i pigiama sanitari.
Mio marito era disperato e per reazione scelse di non alimentarsi più e non prendere più le sue cure.
Indecente.
Indecente anche il modo in cui si trattavano le persone, messe in fila su una sedia a rotelle lungo il muro della "sala da pranzo".
Decisi allora di fare uscire mio marito da questa struttura.
Si riprese dopo 3 settimane in altro centro, ma il danno incommensurabile era fatto.
Non fu mai più lo stesso.
Ferb eccellenza? Ferb riabilitazione?
Che venga tolta la qualifica di eccellenza e anche la riabilitazione.
Mio marito Guido Fava ha lasciato questo mondo il 28 Ottobre, dopo mese di stress e grande stanchezza.
Non fu mai più lo stesso.

Patologia trattata
Demenza vascolare in paziente cardiopatico (da controllare sempre attentamente).
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Eccellenza nel sorriso

Mi aspettavo un’eccellenza nella solarità, una sorta di “Patch Adams” che va a travolgere quei luoghi troppo tristi che sono gli ospedali, ho trovato un reparto normale di un ospedale con personale che svolge con cura ed efficienza il proprio lavoro. All’ultimo piano, chiuso a chiave, con le finestre ermeticamente serrate agli odori della vita quotidiana. Ma perché non fare un reparto al piano terra con un giardinetto a cui possono accedere i pazienti, naturalmente protetto da un muro di recinzione per salvaguardare la loro sicurezza? Un pezzetto di natura che gli permetta di uscire e non sentirsi in gabbia, dove praticare l’ortoterapia e curare fiori ed erbe aromatiche invece di fantocci con la parvenza di bambole. E poi una sala pittura per l’arteterapia, una cucina per manipolare e provare a cucinare, preparare la merenda. Perché non provare a ricostruire in sicurezza una sorta di casa famiglia dove la persona prova a svolgere alcune mansioni del vivere quotidiano?? E, per ultimo, affiancare allo psicologo un counselor che si preoccupi del miglioramento della qualità della vita della persona malata, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione? E’ difficile fare cose normali, però i desideri muovono i cambiamenti..

Patologia trattata
Alzheimer.
Punti di forza
assistenza e cura dell'ammalato a livello ospedaliero.
Punti deboli
luogo e arredo inadatti; carenza di servizi non propriamente infermieristici.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Centro di eccellenza ove ho trovato tanto amore

E' stato il primo punto di assistenza con ricovero per mio marito, malato di alzheimer dall'età di 54 anni. Entrato a Gazzaniga alla fine di giugno 2013, poi ricoverato in via definitiva presso il Gleno... è deceduto nel mese di marzo 2014, assistito con estrema competenza ed amorevolezza in entrambe le strutture....

Patologia trattata
Alzheimer.
Punti di forza
Competenza e dedizione assoluta.