Casa di Cura San Raffaele Portuense Roma

Voglio ringraziare il dott. Romeo e tutto il suo staff, la caposala Bevilacqua, le infermiere/i Isolina, Antonietta, Giulia, Melinda, Pasquale e al personale OSS Andrei e Noemi. Un grazie particolare ai miei fisioterapisti Martina e Fabrizio, per il grande impegno e sopportazione. Ho ricevuto non solo cure amorevoli ma anche un grande sostegno morale, mi sono sentita accudita come in famiglia, grazie di tutto.

Sono stata degente nella struttura per 40 giorni a seguito di intervento di protesi dell'anca per coxartrosi. Il mio soggiorno al S. Raffaele è stato eccellente da tutti i punti di vista, grazie alla competenza, professionalità e cortesia di TUTTO il personale che vi opera: dal primario ai fisioterapisti, al personale infermieristico, agli Oss.
La struttura, oltre che ben curata negli spazi sia interni che esterni, è molto pulita, accogliente ed estremamente efficiente in tutti i servizi che offre. Un grazie sentito e riconoscente a tutti, in particolare al personale del 2° piano.

Sono arrivata a Roma per essere sottoposta ad un intervento all'anca.
Non ero convinta.
Attraverso una fase complicata della mia vita ed il dolore fisico non è il benvenuto.
Ad intervento compiuto, arrivo in ambulanza al San Raffaele Portuense.
Non capisco nulla, sono in trance.
Non voglio più soffrire.
Il mio professore, salutandomi, mi aveva detto: "La mando fra amici".
Domani, 22 marzo, torno a casa. Dopo un mese e mezzo.
Ebbene, sono contenta.
Ma lascio qui un pezzetto di cuore.
In una casa di cura, un ospedale?
Sì.
Sono stata curata, benvoluta, incoraggiata.
La palestra è un luogo piacevolissimo.
Musica da sottofondo alla sofferenza.
Gli infermieri un incanto.
Tutti impegnati a ridarmi il coraggio di ricominciare.
Ricominciare a vestirmi da sola, a lavarmi, a camminare.
A vivere.
Non è facile convivere ogni giorno con tanto dolore.
Tutti loro lo fanno egregiamente.
Nel sole pallido ma luminoso di questa appena accennata primavera, lascio un piccolo universo di laboriosità, impegno, fatica, amore.
Un lembo di cielo romano al quale affido le mie emozioni.
Tanti volti, tanti sorrisi, che conserverò nel cuore.
E la vita che, per me, riprende il suo corso.
Ricca, ancor di più, di tanti ricordi.
Grazie.

Sono stato ricoverato nella vostra struttura 38 giorni in degenza e 40 in day hospital, trovando servizi e pulizia impeccabili grazie alla professionalità con cui il personale lavora, oltre che essere cortese e simpatico.
La cucina ti fa scordare di essere in un ospedale.
Medici ed infermieri sono molto professionali e sempre attenti al bisogno del paziente.
Da elogiare poi la sapienza dei fisioterapisti, squadra di persone veramente eccezionali, preparate, con una professionalità e umanità fuori dal comune.
Grazie di tutto,
Alessandro - stanza 210, 2° piano top.

Sono stata ricoverata presso questa struttura dal 10/5/2023 all'8/6/2023 per sottopormi alla riabilitazione dopo aver fatto un intervento di protesi all'anca sinistra per frattura del femore. Ho trovato questa struttura eccellente sotto tutti i punti di vista: cortesia e preparazione del personale sanitario e dei fisioterapisti, pulizia accurata dei locali e degli spazi esterni giardino e terrazzo con splendida vista dove poter ricevere i parenti, pronta assistenza a qualsiasi richiesta del paziente, servizi esterni utili in periodi di inabilità come parrucchiere ed estetista, pasti preparati con cura seguendo un menù vario e bilanciato.
Grazie ancora a tutti per aver reso questa degenza piacevole

Sono stata ricoverata presso questa struttura per 40 giorni, dal 29 dicembre 2022 al 07 febbraio 2023, con mio marito quale accompagnatore, per essere sottoposta alla prevista riabilitazione prescritta dopo intervento di osteosintesi al collo del femore.
Si tratta di una struttura di alto livello che si caratterizza per la professionalità, competenza e gentilezza di tutto il personale che vi opera:
medici, infermieri, fisioterapisti, personale amministrativo, front-office, addetti alle pulizie. Un ringraziamento particolare alla sig.ra Sara Zipara, alla fisioterapista Enrica Paris, all'infermiera sig.ra Teresa del 4° piano per la loro gentilezza, disponibilità ed attenzione alle esigenze dei pazienti. Struttura consigliatissima.

Sono stata ricoverata presso questa struttura per poco più di un mese. Sono stata accolta e seguita con la massima cura, competenza e gentilezza da tutto il personale medico e paramedico e dai fisioterapisti, ai quali non posso non rivolgere un pensiero di gratitudine per la loro competenza e per la solerzia con la quale hanno atteso alle mie esigenze fisiche e morali, sdrammatizzando i dolori con la condivisione soprattutto nei primi giorni, i più duri... Un altro riconoscimento va al personale OO.SS., a chi portava il cibo, a chi eseguiva le pulizie, tutti sempre gentili, sorridenti e attenti.
Che dire poi ai cuochi che si alternavano in cucina? Braviiiii!!! La pasta sempre al dente, le minestre come piacciono a me, le salse semplici e gradevoli, come i secondi ed i contorni.
Dovendo sottopormi ad un altro intervento, spero di poterli rincontrare ancora!
Con tutto il mio cuore - stanza 205/2 dal 12 novembre a dicembre 2022.

Mia madre, per la rottura del femore, é stata ricoverata in questa struttura per un mese e mezzoed io devo complimentarmi con tutti, a partire dalle infermiere/ i , i ragazzi di fisioterapia, i medici, la caposervizi e la Sig.ra Nina, che con la sua dolcezza ha fatto in modo che mia madre già dal primo giorno si sentisse a proprio agio. La pulizia è stata impeccabile.
É una fortuna trovare persone così gentili e professionali al giorno d’oggi. Vorrei spendere anche due parole per la cucina, i miei complimenti anche a loro, sempre tutto buono e pulito, complimenti ai cuochi. Oggi mia mamma é stata dimessa, grazie a voi per tutto quello che avete fatto per lei, ma soprattutto grazie per averla di nuovo messa in piedi.

In un momento in cui un paziente si trova avvilito e depresso per un brutto guaio capitatogli tra capo e collo (nel mio caso nel collo), in un panorama spesso deprimente di strutture fredde asettiche e poco accoglienti convenzionate con il SSN, la mia esperienza personale dopo un mese di ricovero puo' riassumersi in questi punti:
Struttura elegante piccola e rifinitissima, con ampi spazi comuni destinati alla socializzazione e al benessere dei pazienti;

Gentilezza cortesia e sempre un sorriso dall'ultimo dei portantini, passando per infermieri fisioterapisti terapisti occupazionali medici fino ai primari di reparto e al direttore di struttura che ti trattano (giuro) come un amico e non come una sterile cartella clinica;

Vitto lontano anni luce dagli orrendi vassoiacci precotti degli ospedali, ma cibo di più che buona qualità cucinato poco prima dalla cucina interna e non proveniente da un Catering al risparmio;

Camere luminose e pulitissime a uno o massimo due letti, con bagno, TV, wi-fi, aria condizionata e terrazzo;

Piccole coccole per il paziente - ne cito due che mi sono sembrate addirittura assurde: in ogni vassoio del vitto il menù del giorno stampato apposta per il paziente che ne descrive il contenuto e nei corridoi di reparto spruzzatori elettronici di profumo a tempi programmati (non mi credete? cercateli).

Quindi se poi leggo qui qualche commento negativo, permettetemi di sghignazzare e invitare i criticoni fini a sè stessi a farsi un giro su altre strutture convenzionate col SSN, ricordandosi che io per stare qui ho speso l'iperbolica cifra di 3 euro al giorno per la TV in camera, con la sensazione di averne spesi 300 per come sono stato trattato. Amen.

Vorrei ringraziare vivamente il prof. Giuseppe Palieri, il prof. Michele Falino, la dott.ssa Liana Bestavashvili, tutti i fisioterapisti e il personale amministrativo per la professionalità, la gentilezza, la disponibilità che hanno dimostrato, rendendo la degenza meno traumatica. Comunque tutto il personale è molto cortese ed educato.

All'apparenza è un ottimo centro riabilitativo ed è pulito; ma poi quando si presentano i problemi, il personale medico e infermieristico si dimostra impreparato. Nulla da dire sui fisioterapisti, che forse sono quelli più interessati ai degenti. Mio padre ha avuto un intervento al femore e, a 78 anni, non mi sembrava cosi anziano da non poter recuperare. Ha iniziato a fare fisioterapia, ma al momento dell'arrivo della febbre, i medici si sono trovati impreparati a fronteggiare la situazione, visto che dopo la somministrazione di antibiotici la febbre non è stata più misurata. Le flebo venivano lasciate per ore e anche il cambio dei pannoloni: si è beccato anche un virus intestinale..
All'uscita, dopo i 30 giorni stabiliti, non solo non aveva recuperato nulla, ma ha iniziato anche ad avere altre patologie.

Nonostante la difficoltà operative causate dai tagli alla Sanità, gli operatori del settore lavorano con indefesso senso del dovere. Segnalo con sentimento di ringraziamento, le fisioterapiste, gli operatori della Terapia Occupazionale ed il Primario/fisiatra del 1° piano, Dott.ssa Bondi.