Istituto Clinico Mediterraneo di Agropoli
Giudizio dei pazienti
Recensioni dei pazienti
5 recensioni
ICM: la mia più grande alleata
Sono continuamente accolta e accudita dall'ICM, che mi è venuta incontro in ogni modo possibile e immaginabile. Sono in dialisi e giù alla reception mi salutano chiamandomi per nome, sempre gentili e premurosi, sempre pronti a darmi le informazioni che cerco. In sala emodialisi il personale è familiare, tiene sempre alto il morale dei pazienti e tutti noi, infermieri e dializzati, siamo sotto le ali protettive del fantastico dottore Florindo Musto, un nefrologo di grande esperienza e umanità. Quando entra in sala porta luce. Ho trovato comprensione e notevole aiuto dal dottor De Santis, che non mi ha mai messa a disagio, ma mi ha tranquillizzata con grande serenità, nonostante la gastroscopia e la colonscopia. Per entrare in lista trapianto renale ho dovuto affrontare mille test, ma gran parte di essi li ho effettuati all'ICM, che mi è venuta incontro in tutti i modi, semplificandomi la vita. Mia madre tanti anni fa fu salvata da un infarto e io sono sempre uscita illesa dalla sala operatoria, in cui sono entrata varie volte. I ricoveri sono sempre stati accoglienti, sono stata accudita dallo staff infermieristico, ho mangiato bene, in un ambiente pulitissimo. Che dire? Devo solo ringraziare calorosamente tutti i medici e lo staff dell'ICM.
Grazie dal più profondo del cuore.
Ginecologia Ostetricia
Mi sono trovata benissimo, grande assistenza e competenza nonostante le regole Covid.
Terzo parto spontaneo, professionalità e prestazione sanitaria garantite!
Ad maiora!
Parto naturale
Consiglio di partorire all'Istituto Clinico Mediterraneo, la nostra è stata una bella esperienza sotto ogni punto di vista.
Accoglienza pessima
Il giorno 8 ottobre 2020 mio marito si è recato presso l'Istituto Clinico Mediterraneo di Agropoli, intorno alle ore 11.00 per prenotare per mio conto una ecografia all’addome. All’accettazione gli è stato dato appuntamento per l’eco il giorno 12 ottobre 2020 alle ore 14.30. L’impiegata ha provveduto a scrivere i dati dell’appuntamento sul retro dell’ impegnativa ed ha informato mio marito di arrivare 1 ora prima per l’esame sierologico, a cui avrei dovuto sottopormi prima di effettuare l’ecografia.
Il giorno dell’appuntamento alle ore 13.30 mi reco presso la clinica e mi imbatto in un impiegato, che non indossa nemmeno la mascherina e che in malo modo mi dice che c’è il cambio turno e prima delle 14.30 non si effettuano esami. Mio marito, che mi aveva accompagnato, naturalmente manifesta il suo disappunto dal momento che avevo preso 2 ore di permesso dal lavoro, inutilmente. L’impiegato dice a mio marito di tornare per le 14.00, così MI AVREBBE FATTO IL FAVORE di effettuare il prelievo prima del cambio turno. Torno e casa e ritorno in clinica alle ore 14.00. Mi imbatto nello stesso impiegato che mi avrebbe fatto il favore, il quale, non vedendo mio marito, assume un atteggiamento irrispettoso nei miei riguardi, dicendomi in malo modo che prima delle 16.30 non avrebbero iniziato le ecografie (ricordo che la mia era prenotata per le 14.30). Di fronte al mio disappunto, non solo il signore non si scusa per il disservizio di cui ero vittima, ma mi impedisce anche di parlare, alzando i toni. Intervengono un paio di altri impiegati, cercando di calmarmi, e riconoscendo le mie ragioni, ma il problema non viene risolto, né ricevo le scuse da parte dell’impiegato che non mi permetteva di parlare e che anzi alza ancor di più i toni, di fronte ad una decina di pazienti in attesa. Sicuramente non mi servirò più di questa struttura.
A dott. Mario Pietracupa, reclami per disservizi
Reparto chirurgia ortopedia piano 5°, stanza 506, paziente Bevilacqua Gennaro, nato a Napoli il 19/12/2001, ricoverato il 16 settembre 2015.
Sono il papà di Gennaro, ricoverato presso la clinica Malzoni di Agropoli, e desidero mettere alla luce grossi disservizi, tra cui:
1) allarme per avviso di aiuto in camera non funzionante, i pazienti per poter avere aiuto o assistenza devono gridare, o chiedere il piacere ad un parente di avvisare per l'assistenza.
2) in tre giorni di degenza siamo stati noi parenti, con insistenza, a far pulire la tazza wc, il lavabo e il bidet.
3) per qualsiasi motivo, se si dovessero sporcare le lenzuola o le federe, non ci sono ricambi.
Pertanto chiedo alla s.v. di eseguire una verifica di persona o mandare qualcuno al riscontro.
In fede,
Bevilacqua Pasquale - padre del paziente.
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