Casa di Cura Le Betulle di Appiano Gentile
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8 recensioni
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PESSIMA ESPERIENZA
Ho ricoverato mio padre di 81 anni dopo aver preso accordi con il suo psichiatra, che lavora in clinica, avvisandolo che si era strappato il catetere in fase allucinatoria. Ho scelto questa struttura perchè "in teoria" avrebbe dovuto garantire anche interventi in ambito di chirurgia urologica e interventi psichiatrici, come ampiamente descritto nel sito. Mia madre all'accettazione, dopo aver compilato numerosi moduli, lascia una caparra di 3000€. Le precisano che ogni giorno per fare visita dovrà sottoporsi a tampone molecolare, ovviamente a pagamento, a meno che non si fermi solo per 45 minuti.... Dopo una ecografia dicono che è necessario intervenire a livello urologico perchè era a rischio di decesso, MA L'UROLOGO NON ERA PRESENTE IN STRUTUURA E NON RFEPERIBILE. Quindi SENZA altra informazione caricano mio padre e mia madre su una ambulanza per portarli al primo Pronto Soccorso libero. Nessuno si informa più ne passa informazioni. Alle dimissioni di mio padre dal PS, dalla casa di cura ci dicono che il posto non c'è più e non accoglieranno mio padre. NO COMMENT!!!
Ottima equipe
E' una struttura residenziale, per mia fortuna il mio unico ricovero ad oggi è stato uno e concordato con il mio Psichiatra, il Dr. Sforza, che mi ha in cura per bipolarismo da 13 anni. Mi sono capitate emergenze in pieno agosto quest'anno ed il Dr. Sforza ha passato le consegne molto precise a chi lo sostituiva. Come ricovero, dati i costi, è per pochi eletti.
In ogni caso dal punto di vista psichiatrico a 360° per il disturbo bipolare (medico, psicoterapico, psichiatrico) per me è il top.
Non finirò mai di ringraziare la sorte di avermi, nella disgrazia di questa malattia, messo a pochissima distanza da casa una struttura ed uno staff del genere. Arrivano da tutt'Italia e la cosa non mi sorprende. Grazie infinite alla competenza ed umanità del Dott. M.G. Sforza e di tutto il suo staff.
Idrocefalo normoteso
Un grosso ringraziamento al dottor Scollato e alla sua equipe che hanno individuato subito il problema di mio suocero, e sono intervenuti nel più breve tempo possibile, visto che il decorso della malattia stava andando molto, molto veloce, con conseguenze che potevano essere irreversibili dato che parliamo di problematiche legate alla compressione del cervello da parte di liquido in eccesso. Il medico di famiglia e anche altri medici specialisti non avevano individuato il problema, scambiandolo per Alzheimer e sottovalutando quello che era stato riscontrato nella 1° risonanza, dove c'era il sospetto di idrocefalo normoteso. Noi abitiamo nelle Marche e ci eravamo rivolti anche all'ospedale principale della regione, in Ancona, dove avevano individuato il problema, ma la soluzione che ci proponevano era di mettere una semplice valvola di plastica, molto limitata nelle funzioni e nella possibilità di regolazione, cosa molto importante per questa patologia. Il rischio sarebbe stato di dover subire più operazioni con tutti i rischi connessi, anzichè la regolazione dall'esterno della valvola al titanio inserita a mio suocero nel 2016.
Cordialità e pulizia impeccabile nella casa di cura Le Betulle di Appiano Gentile.
Idrocefalo normoteso
Vogliamo dire un immenso grazie ai dottori Fede e Scollato per aver ridato una vita dignitosa a nostra madre. La nostra vicenda è iniziata diversi anni fa, quando nostra madre ha iniziato a mostrare rallentamento motorio, con cadute improvvise per perdita di equilibrio. In quell'epoca una risonanza magnetica evidenziava dilatazione dei ventricoli cerebrali, che sono stati, però, valutati nella norma per l'età. Sono seguite visite plurime da neuropsichiatri, neurologi e presso il centro disturbi cognitivi di Parma, ma non si è mai arrivati ad una diagnosi, se non inviti a reagire per far fronte alla depressione (con l'aiuto anche di farmaci) facendo anche esercizio fisico. Dopo quotidiane sedute di fisioterapia, visto il progressivo peggioramento dei disturbi di equilibrio, siamo state inviate al reparto di neurologia, ambulatorio malattie extrapiramidali per sospetto Parkinson. Qui ci è stata prescritta una risonanza magnetica (dopo ben 6 anni dalla precedente). La risonanza ha evidenziato sospetto idrocefalo normoteso, per cui il medico curante ci ha indirizzato da un neurochirurgo. Nonostante una diagnosi, a questo punto, già dichiarata, il neurochirurgo si è detto perplesso riguardo la stessa fosse causa dei sintomi riportati. E' seguito un ricovero con risonanza con contrasto e la valutazione finale del neurochirurgo è stata che sicuramente la paziente non era da operare e che l'avrebbe rivista a distanza di un mese; per lui si trattava di atrofia cerebrale, e di conseguenza demenza. A questo punto, visto che dalle consultazioni su internet relative all'idrocefalo normoteso, notavamo che la descrizione dei sintomi era l'esatta copia di quelli che aveva nostra madre, grazie ad una persona che ha avuto una precedente esperienza abbiamo preso contatto con il Dott. Salvatore Fede, che ci ha dato appuntamento per quella stessa settimana alla clinica "Le Betulle". Appena vista la risonanza, il Dott. Fede ha proposto di eseguire immediatamente il test di sottrazione liquorale, che ha confermato la diagnosi e, visti i risultati, la possibilità di un intervento con impianto di uno shunt. Dopo 20 giorni nostra madre è stata sottoposta a tale intervento da parte dei Dottori Fede e Scollato. Sono passati meno di 2 mesi dall'intervento e nostra madre si è riappropriata della sua vita e autonomia. Il significato, per noi, di questa recensione vuole anche essere un aiuto per chi nota certi sintomi nei propri cari e spesso con troppa semplicità archiviati come Alzheimer o demenze incurabili. L'idrocefalo normoteso è una demenza curabile, e ogni volta che un medico si permette di non approfondire la possibilità di questa diagnosi, lascia che una persona perda la propria dignità di vita, con tutto ciò che implica sull'intero nucleo familiare. Nel dottor Fede e nel dottor Scollato abbiamo trovato competenza, professionalità, ma anche tanta umanità.
Idrocefalo normoteso dell'adulto
Un grande grazie alla struttura "Le Betulle" e un immenso grazie al Dott. Scollato, che con le sue capacità e la sua competenza è riuscito a ridare una vita normale a mio padre, afflitto dalla patologia denominata "idrocefalo normoteso dell'adulto". Circa dieci neurologi e tre neurochirurghi di due ospedali di Torino (le Molinette e il Giovanni Bosco) non sono riusciti a curare mio padre dicendo, o meglio consigliando, che l'unica cosa da fare sarebbe stata ricoverarlo in una struttura di lunga degenza perchè ormai non sarebbe più guarito. Il suddetto dottor Scollato Antonio è riuscito dove gli altri hanno fallito. Oggi mio padre vive una vita normale, ha recuperato tutte le sue capacità sia fisiche che cognitive. Vorrei concludere questa mia recensione consigliando vivamente a tutte quelle persone che soffrono o conoscono qualcuno che soffre di questa patologia, di rivolgersi alla struttura le Betulle, o direttamente al dottore, e augurando di riuscire a risolvere questa gravissima e invalidante patologia, porgo i miei più cordiali saluti e auguri.
VALUTAZIONI E OPINIONI PERSONALI
- TUTTI POSSONO DIRE MAL DI CAPO: IL MEDICO DOVRA' DIRLO EMICRANIA. UN'EMICRANIA SEMBRERA' SEMPRE QUALCHE COSA PIU' GRAVE DI UN "MEZZO DOLORE DI CAPO" (Carlo Dossi, Note azzurre)
- IL PRESTIGIO DEI MEDICI RIPOSA SULL'IGNORANZA DELLE PERSONE SANE E MALATE. QUESTA IGNORANZA - A SUA VOLTA - RIPOSA SUL PRESTIGIO DEI MEDICI. (Friedrich Nietzsche).
- SOTTO QUALUNQUE ASPETTO NOI FACCIAMO DI UNA PERSONA UN OGGETTO, SIA MEDIANTE LO STRUMENTO DIAGNOSTICO O ANALITICO, SIA PERCEPENDOLO IMPERSONALMENTE IN UNA CARTELLA CLINICA, NON FACCIAMO CHE OSTACOLARE LE NOSTRE FINALITà TERAPEUTICHE: FARE DI UNA PERSONA UN OGGETTO SI è RIVELATO UTILE NEL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE FISICHE; NON SI è DIMOSTRATO UTILE INVECE CON I PAZIENTI PSICOLOGICI. (Carl Rogers).
- HO SCORSO L'ELENCO DELLE MALATTIE E NON VI HO TROVATO LE PREOCCUPAZIONI E I TRISTI PENSIERI: E' MOLTO INGIUSTO. (Georg Christoph Lichtenberg).
IL PIù GRANDE ERRORE NEL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE è CHE CI SONO MEDICI PER IL CORPO E MEDICI PER L'ANIMA, ANCHE SE LE DUE COSE NON DOVREBBERO ESSERE SEPARATE. (Platone)
DI QUANTO SOPRA, IL SOTTOSCRITTO AFFERMA CHE PARTE DEI MEDICI VI RIENTRA, MA PURTROPPO PARTE NO.
Grande professionalità grande familiarità
Struttura davvero unica, appena si entra ci si immerge in un paesaggio molto suggestivo immerso nel verde del rilassante parco; l'atmosfera interna è davvero accogliente e familiare, dalla reception al ristorante, ai medici, si può trovare una grande cordialità che, nei momenti di crisi e difficoltà di un ricovero, aiuta molto. Si differenzia dal mio punto di vista per professionalità e grandissima umanità degli specialisti.
Meglio negli anni 80
Non la consiglierei a chi è sotto i 40 anni per problemi di depressione media o grave, sicuramente è un buon centro esami e da qualche anno dedito anche alla chirurgia plastica.
Ricordando come è stata e com'è oggi, punterei sicuramente su altri centri sia per una questione economica, sia perchè l'aspetto puramente psichiatrico non è più al centro d'interesse della struttura.
In se non offre nulla di meno,ma neanche di più di tanti altri centri e cliniche polispecialistici nati negli ultimi 20 anni.
Negli anni 80 fino la metà dei 90,le betulle fu sicuramente un'ottima struttura per varie patologie psichiatriche,soprattutto per i più giovani.
Pare abbiano scelto una sorta di "trasformazione" a tutto campo,che però abbia relegato in seconda importanza l'aspetto puramente psichiatrico;psichiatria che era stata il suo fiore all'occhiello.
Prezzi per degenza molto molto alti,giustificano quindi un ambiente molto adulto e di cerchia ristretta.
Struttura.
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