Cardiochirurgia Santa Chiara Trento
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Ristabilito completamente
A 77 anni e con un infarto pregresso (32 anni fa), sono stato ricoverato presso la divisione di Cardiochirurgia dell'ospedale di Trento per un intervento di bypass. Desidero ringraziare il direttore dott. Del Greco ed in particolare il dott. Alessandro Motta che, intervenendo con 2 bypass, mi ha evitato una successiva angioplastica, e tutti coloro che hanno contribuito a rimettermi in sesto, ossia anestesisti, infermieri/e e il personale del reparto.
Il reparto si è dimostrato estremamente efficiente e credo che non avrei potuto avere una assistenza migliore. Un grazie di cuore.
Un ringraziamento al dottor Sinelli Stefano
Ringrazio il dottor Sinelli Stefano e anche il dottor Restivo Stefano perché grazie a loro, con l'intervento di asportazione del mio mixoma atriale (tumore benigno del cuore), sono rinata. Ringrazio loro e tutta l'equipe che mi ha seguito nel giugno 2022. Ringrazio anche tutto il personale, infermieri, OSS eccetera dei reparti di cardiologia e cardiochirurgia di Trento, che svolgono il loro lavoro con impegno e serietà, con ritmi a volte pesanti da sostenere.
Ho avuto occasione di parlare con il dottor Sinelli anche dopo l'intervento e, oltre alla sua professionalità, ho apprezzato anche la sua umanità e disponibilità.
Operazione
Ringrazio tutti, inservienti compresi. Il 29 settembre sono stato ricoverato d'urgenza, operato e tenuto sotto osservazione in terapia intensiva per 15 giorni. É stata dura, mi hanno salvato la vita. Adesso piano piano sto recuperando.
Sono stato operato dal dott. Alessandro Motta e squadra chirurgica di sostituzione valvolare artica con protesi meccanica + plastica valvolare mitralica.
Risultato ottimo.
Trasferito in terapia intensiva, con l'aiuto di dottori e infermieri ho recuperato.
Grazie a tutti voi che mi avete salvato.
Ablazione chirurgica con tecnica di Cox-Maze III
UN GRAZIE AL DOTT. STEFANO BRANZOLI.
Trento, Inizi di Luglio 2020, Cardiochirurgia, stanza 4. Eravamo io, Gilberto Taxi, Roberto, il tipo strano che voleva le tende chiuse e tanti altri. In un mese ne passano di pazienti per un reparto di cardiochirurgia. Mi ricordo di tutti i loro volti, tutti uguali, specialmente quando arrivava l’ora della limonata (purga)... Ve la raccomando, quella. Mi sono trovato al Santa Chiara per caso. Ero reduce da 3 ablazioni transcatetere, dal Prof. Pappone al San Donato, e pessimi risultati. Per caso mi metto alla ricerca con lo smartphone di qualche nuovo tipo di intervento che possa fare al caso mio e mi imbatto in un articolo sul “Dolomiti“, che parla del Dott. Stefano Branzoli. Mi si apre uno spiraglio. Non mi spaventano i quasi mille chilometri che dalla provincia di Salerno mi porterebbero a Trento. Su Facebook contatto un dottore della sua èquipe. Di lì a qualche giorno sono su Frecciarossa alla volta del Trentino. Alla prima visita ne segue una seconda. Ci sono le condizioni per fare l’intervento. L’operazione, a differenza di quella fatta dal Pappone, non viene praticata per via femorale, ma per via totalmente toracoscopica, dall’esterno. Una ablazione chirurgica, non proprio una passeggiata. Branzoli, con molta sincerità, mi disse che allo stato della mia situazione non vi erano le possibilità di garantire l’intervento, ma che vi sarebbero state buone probabilità di riuscita. Mi spiega l’intervento e mi convinco che sia la cosa giusta da fare. Ed ora eccomi qui, a ringraziare con tutto il riconoscimento possibile un uomo straordinario e, forse, unico cardiochirurgo a fare questo intervento in Italia.
Lui opera al Santa Chiara di Trento: dott. Stefano Branzoli. Non dimenticate questo nome.
Mi risveglio in terapia intensiva. Delle infermiere, giovani, professionali e mascherate, come da copione Covid, non potrò mai ricordare i loro volti, ma renderanno meno duro il mio mese di permanenza in ospedale e saranno carinissime per tutto il periodo della mia degenza. L’intervento non funzionò subitissimo, come già il Branzoli mi aveva messo in guardia, a causa della lenta cicatrizzazione, ma a distanza di una anno la situazione è radicalmente cambiata e ora vivo di nuovo. Grazie Doc. Un giorno, forse, verrò a visita di controllo e le porterò un po’ delle nostre mozzarelle di bufala, se gradirà..., ma scommetto che le piacerebbero.
P.S.: un grazie anche all’aritmologo Dott. Marini e alla sua scrupolosità.
Il massimo
Devo ringraziare con tutto il mio cuore tutti coloro che hanno salvato la vita al mio compagno Marco Cavagna, per ben quattro volte ricoverato in terapia intensiva e 2 in cardiologia a Trento. Mi si strozzano le parole in gola a pensare all'incubo di quei momenti...
Grazie al dottor Alessandro Motta e a tutta l'equipe... Grazie a tutto il dopo che si è tradotto nel riportarlo in vita per ben tre volte! La "formichina" (nome di fantasia con cui chiamiamo Marco con il medico di cui ora mi sfugge il nome -mi scuso), ha fatto un salto da gigante.
La strada sarà ancora lunga, ma siamo sulla via giusta.
Un immenso grazie a tutto il personale medico e paramedico per aver dato luce con gli occhi anche per noi, parenti assenti, quale un sorriso...
Grazie ancora, Annamaria Matteucci per Marco Cavagna.
Cardiochirurgia d’eccellenza
Un infinito GRAZIE al Dott. Stefano Sinelli perché con il suo intervento, durato 6 ore, mi ha restituito al mio mondo ed ai miei affetti.
Un grazie allo staff infermieristico dei reparti nei quali sono transitato per la professionalità e la cortesia con cui mi hanno trattato.
Ospedale ben tenuto e pulito
Servizio catering non all’altezza di questa eccellenza.
Ringraziamento per un intervento urgente
Nel 2004 sono stato operato d'urgenza per dissezione aortica tipo Stanford A nel reparto di cardiochirurgia, diretto dal dr. Angelo Graffigna. Di quell'operazione ricordo soltanto che sono andato al pronto soccorso dove mi hanno fatto un elettrocardiogramma dicendomi che, se non avevo altri impegni, potevo rimanere fino al giorno dopo per eventuali ulteriori controlli. Risposi naturalmente affermativamente, ma non appena dissi al medico di turno, il dr. Fauri, che mio padre era morto ad appena 64 anni per rottura dell'aorta, fui subito sottoposto ad altri esami e da quel momento io non ricordo più nulla se non quando sono stato dimesso dopo 11 giorni passati in coma farmacologico nella sezione di terapia intensiva. Dopo la riabilitazione, fatta in parte all'ospedale S. Pancrazio di Arco (TN), da dove chiesi di andarmene perché trattato veramente male da una psicologa di cui non voglio assolutamente parlare, e successivamente all'ospedale S. Giovanni di Mezzolombardo (TN), dove invece mi trovai benissimo. Finita la riabilitazione ho ripreso la mia vita normale, evitando soltanto poche cose fra le quali viaggi, mare, montagne sopra i 1500 m, eccessive fatiche. Da allora non ho più avuto problemi di cuore, come peraltro risulta dai controlli cardiologici fatti annualmente.
Quello che so è quello che mi è stato raccontato successivamente e quello che ho letto nella mia cartella clinica. In ogni caso non potrò mai dimenticare la prima visita di controllo quando il dr. Graffigna mi disse chiaramente che la morte mi aveva sfiorato ed ero probabilmente uno dei pochi ad avere superato, nelle condizioni in cui ero stato ricoverato, i due lunghi e difficili interventi del 20 febbraio, per la sostituzione dell'aorta ascendente secondo Bental-De Bono con tubo valvolato (St Jude meccanica) e quello immediatamente successivo del 21 per applicazione di 1 bypass aorto-coronarico. Fatto sta che dopo oltre 12 anni sono ancora qua sano e vegeto, finché dura, pur essendo stato sottoposto in questo periodo ad altri interventi chirurgici non proprio facili, che qui non è il caso che ricordi. Per concludere vorrei dire che se nel 2004 non sono morto per dissezione aortica tutto è dipeso dal fatto che sono stato ricoverato con tempestività, operato ed assistito da personale assai preparato, di altissima qualificazione professionale e grande disponibilità, in un reparto ben coordinato. Al dr. Graffigna e a tutta la sua equipe chirurgica la mia più grande stima, che per me significa tranquillità e fiducia, e la mia più profonda riconoscenza. A tutti con grande simpatia, soprattutto al dr. Carlo Pederzolli, che più volte ho incontrato per la lettura delle tac di controllo annuale, un cordiale saluto.
Sergio Cont
Sostituzione dell'aorta ascendente secondo Bentall- De Bono con tubo valvolato (St.Jude meccanica + 1 BPV VGS su CDX).
Ringraziamenti
Il giorno 25 luglio a Trento per lavoro avevo, senza alcun preavviso, un arresto cardiaco. Grazie alla presenza nell'occasione di due infermiere, che mi hanno praticato il massaggio, e alla rapidità dell'intervento con il defibrillatore, avevo salva la vita e venivo portato all'Ospedale S. Chiara. Il giorno 5 di agosto venivo operato dal Dott. Branzoli e mi venivano applicati due by-pass a cuore battente utilizzando l'arteria mammaria.
Non ho parole per ringraziare per l'umanità e la professionalità. In un momento per me così difficile, dal Primario all'OSS, al frate che passava per i Reparti, ho trovato competenza e comprensione. Grazie dal profondo del cuore.
Sostituzione Aorta e valvola aortica in emergenza
Inviato con ambulanza da Brunico alle 03.00 del 16 febbraio, appena arrivato all'unità alle 5.00 di mattina sono stato operato con la massima urgenza dal Dott. Graffigna e dalla sua efficientissima squadra. Mi hanno sostituito l'aorta la valvola aortica con circolazione extra corporea e temporanea sospensione del battito cardiaco. L'intervento è durato più di 5 ore! Io sono rimasto in sedazione sino alle 14.00 del giorno successivo, mentre l'equipe di rianimazione ha evitato qualunque possibile rischio. Mi sono svegliato perfettamente cosciente ed in possesso di tutte le mie facoltà.
Non potrò mai ringraziare abbastanza per il coraggio è la dedizione con cui è stato affrontato il difficilissimo intervento in situazione molto critica. Tutto il resto è stato allo stesso livello di eccellenza della operazione subita. Mi sembra impossibile fare di più e meglio.
Il meglio, in tutto.
L'eccellenza in tutto. Sono stato operato dal Dott. Angelo Graffigna e, credetemi, non ci sono parole che riescano a rendere l'idea della professionalità, della competenza e dell'umanità sua, di tutto il suo staff e di tutti gli infermieri. Ho subìto un intervento che mi spaventava moltissimo, ho 72 anni ed ero veramente terrorizzato... e tutti loro mi hanno spiegato con molta pazienza come si sarebbe svolta l'operazione, come sarebbero stati il post-operatorio e la riabilitazione. Mi sono stati vicini, mi sono sentito a casa, davvero. E ho notato come veramente, tutti dal primo all'ultimo, siano competenti e preparati. L'intervento è andato bene e ringrazio di vero cuore tutti loro, dal primo all'ultimo, per come hanno saputo prendersi cura di me.
Operazione di due bypass coronarici
Tutto molto positivo, si nota subito la grande professionalità.
Unico inconveniente che mi ha molto rattristato, è che una infermiera ha volutamente male interpretato le mie parole; cioè, io le confidai che mi dovevo sbrigare a guarire perchè avevo del lavoro urgente da fare, lei invece riportò ai suoi colleghi che io volevo andarmene in fretta da questo reparto, come dire che non mi trovavo bene e da qui mi sono capitate alcune cose spiacevoli...
Comunque sono molto contento di come è andato il mio intervento e consiglio a tutti di non ascoltare le persone che riportano le chiacchiere, specialmente in questi luoghi..
Grande reparto
Il 6 dicembre 12 sono stato operato in questo reparto e non ho parole per ringraziare tutti. Sono veramente grandi in tutti i sensi, dal primo all'ultimo. Grazie e grazie..
Grande professionalità da parte di tutti
11 anni fa, dopo un infarto, sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di 4 by-pass e non dimentichero' mai le cure ricevute da tutto il personale che opera in questo reparto. Un grazie di cuore a tutti.
Grandi dott. Graffigna e staff tutto
Ho subìto un intervento di sostituzione valvolare e di by-pass risolti dal dottor Graffigna con mani sante. L'intervento è stato drammatico con vari grossi problemi intraoperatori, tanto da dover trascorrere in rianimazione una settimana a torace aperto per essere pronti a tutto. Sono salvo ,il primario mi ha letteralmente salvato la vita. Non lo scorderò mai. Grandi tutti, compresi gli anestesisti che troppo spesso dimentichiamo.
Tutto perfetto: grazie dott. Graffigna
Come il dottor Graffigna Angelo e la sua squadra non c'è altro nel mondo! Mi ha salvato la vita e ora mi sento come tutte le altre persone e posso fare anche lo sport con la mia nuova valvola meccanica! Il bello è che non mi sento più male e sono già passati 3 anni! Ho incontrato all'ospedale Santa Chiara un personale gentilissimo e una grande pulizia! Complimenti!
considerazioni
Sono di Trento e sono orgoglioso del reparto di Cardiochirurgia fondato dal professor Martinelli (scuola di Pavia) e altrettanto validamente diretto ora dal dottor Angelo Graffigna: reparto che si colloca ai primi posti per mortalità operatoria in Italia. La cosa indecorosa invece è la struttura nella quale lavorano i medici e ricevono cure i pazienti. Un reparto così affiatato e valido non merita certo l'ubicazione attuale, visto che giungono qui anche malati di altre regioni. Non meravigliamoci poi se i primari se ne vanno!
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