Anoressia Bulimia San Camillo
Recensioni dei pazienti
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La mia esperienza
Era più o meno il 2003/2004 e finalmente, dopo tanti anni di sofferenza, avevo deciso di affrontare il problema anoressia. Mi sono rivolta al centro del San Camillo diretto dal dr. Leonetti. All'inizio tanta disponibilità e veramente molta professionalità da parte dell'infermiera Lucia. Grazie al suo aiuto ho ricominciato ad approcciarmi col cibo e ad accettare le sacche alimentari. Se prendevo peso avevo l'attenzione del dr. Leonetti, altrimenti no. In quel centro ho imparato da un'altra ragazza a vomitare e così dopo trent'anni di anoressia sono passata ad una specie di bulimia.
Sono stata spedita alla Clinica Villa dei Pini di Chieti ed al mio ritorno da lì il dr. Leonetti non mi ha più accettato nel suo centro (a Chieti mi ci aveva mandato lui). Mi sono sentita abbandonata, ma poi ho trovato il meglio altrove.
Non fate morire questo reparto!
Ho iniziato il mio percorso 4 anni fa. Come la maggior parte delle pazienti ero riluttante e astiosa nei confronti del reparto e delle persone che ci lavoravano.
Poi ho iniziato a capire (grazie al dottor Leonetti e alla mia psicoterapeuta) che avevo bisogno di aiuto.
Oggi sono fuori dal reparto grazie a loro.
Purtroppo ho saputo che forse questo reparto chiuderà. Spero non accada, perchè è l'unico centro a Roma con gente specializzata, pronta, preparata ed estremamente disponibile!
Bulimia
Venni accettata al centro dopo 3 mesi di attesa per un appuntamento. Dopo il colloquio con il dott. Leonetti venni inserita nel programma poiché il dottore aveva visto in me la voglia di guarire! Iniziai un percorso di 3-4 sedute alla settimana tra psicologo, psichiatra, nutrizionisti etc.. Iniziai a stare meglio.. finalmente dopo 10 anni! Poi però abusai dei farmaci somministrati dallo psichiatria e ebbi un episodio di attacchi di panico. Fu allora che il dott. Leonetti convocò tutta la mia famiglia e mi "caccio"dal centro; disse che il problema si era spostato e dovevo rivolgermi altrove. A nulla servì il mio pianto disperato... mi ritrovai senza assistenza, sola e impaurita.. Mi rivolsi all'ospedale Gemelli, ma senza risultati. Oggi, a distanza di 4 anni, sono migliorata, quasi guarita... piccoli colpi di coda ma mangio di tutto e non vomito da almeno un anno.. e comunque è successo raramente... E questo non è accaduto per caso: la forza me l'hanno data i miei i due magnifici bambini ;)
Ragazze reagite, abbiamo il diritto di essere felici..
esperienza negativa
mia figlia è stata ricoverata 2 anni fa in una stanza isolata e sola, senza nessun aiuto. l'hanno tenuta per qualche mese e da lì l'abbiamo trasferita a Chieti più morta che viva, non è stato fatto alcun progresso. non voglio dire altro perchè è un ricordo troppo pesante....
se avete problemi di anoressia rivolgetevi ad altre strutture e non a questa, anzi, a Roma non ce ne sono, io lo so perchè ci sono passato.
quindi in base alla mia personale esperienza non è una struttura adatta per l'anoressia, parlo però ovviamente di 2 anni fa...
Lo sconsiglio
quando mi sono rivolta al centro, mancavano gli psicologi necessari per la psicoterapia individuale. in un reparto che si occupa di disturbi del comportamento alimentare, questa dovrebbe essere la priorità assoluta. inoltre, una grande rigidità di fondo impediva di trovare un trattamento e una cura personalizzati che tenessero conto delle necessità e della personalità del singolo paziente.
anoressia bulimia, due passi dalla morte
ho 31 anni e dopo un periodo di depressione durato circa 1 anno, con una perdita di peso preoccupante, mi sono recata al san camillo per prendere un appuntamento con il centro per la soluzione di disturbi dei comportamenti alimentari nella persona del dott. Leonetti. Ho avuto un primo incontro dopo circa tre mesi, quando per fortuna lo stadio acuto della malattia era già stato scongiurato, grazie al tempestivo intervento della dot..ssa Gualco, psichiatra che mi ha curato con una serie di farmaci che ancora oggi prendo. La mia situazione allo stato dei fatti è che ho riacquistato peso e che dalla anoressia sono passata alla bulimia : divoro quantità industriali di cibo senza fermarmi fino a gonfiare ed a indurire l'addome come un tamburo e di notte ho manie di suicidio. Ho chiesto ai medici di aiutarmi ma la loro risposta è stata: Sono dieci anni che lei combatte con la malattia e pretende che le risolviamo il problema subito!Io non so che fare, mi sento di notte che gli organi interni da un momento all'altro possano scoppiare per l'eccesso di cibo... Chiedo aiuto!! Spero che il dott. Leonetti mi possa aiutare, dal momento che non posso contare sul supporto familiare, avendo mia nonna in condizioni gravi di salute.
Incompetenza di comprensione.
La prima volta che ho conosciuto il Dott. Leonetti fu 4 anni fa nel suo studio privato.
Ero gravemente malata d'anoressia e fui subito ricoverata all'ospedale San camillo.
Dopo circa un mese passai al dayhospital (il cui direttore era appunto Leonetti) e lì iniziò l'inferno.
Era Giugno ed essendo la mia situazione grave dovevo avere la parentereale (sacco di nutrizione) ogni giorno.
Ogni settimana venivo pesata e se perdevo peso il Dott Leonetti toglieva il saluto e guardava in maniera sprezzante.(e questo trattamento era riservato a TUTTE le pazienti che non ingrassavano).
Sentivo il bisogno disperato di avere il supporto di una psicologa ma al tempo il dayhospital non ne aveva,quindi incominciai a pensare che se volevo uscire da quel posto dovevo riprendere a mangiare.Ripresi a nutrirmi ma sentivo che qualcosa non andava,quindi chiesi aiuto a Leonetti e alla nutrizionista,impaurita che da uno stato di anoressia potessi passare alla bulimia (come spesso accade) ma mi fu detto di non preoccuparmi.A settembre fui soggetta ad una gravissima crisi depressiva che mi portò a tentare il suicidio.
Appena Leonetti lo seppe disse che ormai il mio problema non era piu' di competenza loro e mi mandò al reparto di psichiatria dove però il direttore rispose a me e i miei genitori che il mio caso non era neppure di loro competenza.
Così il dayhospital mi fece firmare la chiusura della cartella e mi ritrovai senza alcun supporto,depressa e con un'anoressia che nel frattempo era diventata bulimia.
Questo perchè?perchè il mio caso era piu' difficile del previsto.
Ancora oggi non posso passare davanti al San Camillo senza star male.
Sto impiegando il doppio del tempo per guarire dalle cicatrici ancora aperte per colpa di un intervento che mi ha lacerata ancora di piu'.
E' già difficile ammettere di avere un disordine alimentare e incominciare a combatterlo,ed un buon aiuto è essenziale.
Non penso che questo aiuto il reparto del Dottor Leonetti possa fornirlo.
non arrendersi mai
Noi abbiamo seguito un percorso di due anni con il dott.re Leonetti e tutti i suoi colleghi,non è stato facile ma nostra figlia ha voluto collaborare e la loro professionalità è stata determinante!Siamo tornati ad essere tranquilli e soprattutto Lei ha tanta voglia di vivere in questo mondo.GRAZIE alla dott.ssa Smargiassi ed al dott. Esposito ci sono rimasti nel cuore così come la dott.ssa Vespa e Lucia.Non abbiate paura e non sottovalutate è più facile affrontare piuttosto che negare.Nella vita e per la vita ci vuole coraggio e ne vale la pena.GRAZIE per tutto e per sempre.
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