Medicina generale Policlinico Gemelli
Recensioni dei pazienti
3 recensioni
Il volto umano della medicina: Angelo Porfidia
Quando ho incontrato il dottor Angelo Porfidia, mio padre era stato ricoverato per la seconda volta al secondo piano.
Le doti professionali di questo medico sono assolutamente indiscutibili, ma la mia attenzione oggi va alle sue doti umane. In una struttura immensa come il Gemelli, dove per la numerosissima presenza di persone e di pazienti, tutto sembra somigliare ad una catena di montaggio, scopri, guardando più attentamente, che in ogni medico, in ogni infermiere, in ogni persona che lavora lì, c'è una grande attenzione all'umanità... Ecco, in Angelo Porfidia questo si amplifica e si rafforza per la grande competenza e professionalità che lo contraddistinguono. Volevo testimoniare questo pensiero, perché chi frequenta un ospedale, spesso lo fa in preda alla sofferenza e alla paura. Ogni volta che gli parlavo, mi diceva "Signora, si segga qui accanto" e mi spiegava tutto con termini comprensibili, mi concedeva il tempo necessario, e dava attenzione alle mie richieste. La freddezza di un medico a volte spaventa e terrorizza le persone, lui è l'umanità e gli auguro davvero di poter continuare a lavorare con l'unico grande interesse che lo rende migliore di tanti altri: fare di tutto per salvare i propri pazienti.
Teresa Vitolo
Assoluta mancanza di professionalità
Mia sorella è stata ricoverata per pochi giorni in questo reparto, dove non posso esprimere giudizi e opinioni sullo staff medico, in quanto la degenza è stata troppo breve. La degenza di mia sorella è stata pero' sufficiente per vedere la mancanza di pulizia, la confusione e la mancanza di professionalità totale da parte della maggior parte del personale infermieristico, ripeto della maggior parte, non tutti. Infermiere che urlavano in continuazione, incuranti dei pazienti sofferenti, che dormivano o cercavano di dormire, da un capo all'altro del reparto, pazienti trattati senza un minimo di umanità, lasciati magari scperti dopo una medicazione o tutti storti nel loro letto. Mia sorella, dopo essere stata cambiata una prima volta, non ha voluto piu' essere toccata, perchè, piena di metastasi alle ossa, era trattata in maniera rozza e indelicata. Con il cuore che aveva subito diverse ischemie, le infermiere entravano urlando nella sua stanza, che divideva con una anzianissima signora non-vedente alla quale veniva un colpo ogni volta. Mia sorella è purtroppo deceduta dopo pochissimi giorni in questo reparto, non certo per responsabilità loro, ma senza sentire intorno a sè un po' di rispetto e di calore umano per lei, come essere umano gravemente malato ed in giovane età. Lo staff paramedico avrebbe tanto tanto da imparare da tutto lo staff del Reparto Oncologico, guidato dal Prof. Barone nello stesso Ospedale. Nessuno vi obbliga a fare quello che fate, se non avete la dedizione che dovrebbe avere personale di questo tipo, abbiate almeno la professionalità. Dopo il decesso di mia sorella non c'è stata una persona che sia venuta a fare, per lo meno a me che ho passato molto tempo a fare compagnia a mia sorella, le condoglianze... Sono estremamente dispiaciuta che, oltre ad essere deceduta, mia sorella abbia passato i suoi ultimi giorni proprio qui..
Ringraziamenti
Un ringraziamento al reparto di angiologia, al personale tutto ed alla dott.ssa Geraldino, che hanno curato ed alleviato i dolori a mia madre, la signora Dionisi Dania, affetta da ulcere vascolari e che aveva dolori lancinanti. Adesso segue una terapia all'8° piano dell'ospedale e le cose vanno un po' meglio. Un ringraziamento al Prof. Tondi che ci ha indirizzato in questo reparto.
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