Anatomia Patologica Ospedale di Catanzaro
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ESSERE "PAZIENTE" NON SIGNIFICA ESSERE PASSIVO
Sono Caterina Barbuto, ho 63 anni. Nei giorni precedenti le feste di Natale, in seguito ad una mammografia di routine, mi è stato diagnosticato un nodulo mammario. Lo specialista mi ha consigliato di rivolgermi immediatamente ad una struttura sanitaria. Inizialmente, a causa dei noti disservizi sanitari calabresi, avevo pensato di andare in una struttura del Nord come molti di noi. In seguito ho deciso di dare fiducia sia ai professionisti che alle strutture sanitarie calabresi. Pertanto ho contattato la Dott.ssa Renne, presso la chirurgia del Policlinico Universitario Mater Domini (Germaneto), che in data 25 gennaio 2019 ha eseguito l’intervento necessario con la competenza e la professionalità che nulla hanno da inviare a qual si voglia struttura blasonata del Nord Italia. Questo a dimostrazione che anche da noi non mancano professionalità e competenze anche in assenza di strutture e strumenti sanitari adeguati.
A circa un mese e mezzo dall'intervento, mi chiedo se la scelta di farmi curare nella mia Regione sia stata opportuna per la mia salute fisica e psicologica. Infatti ad oggi non ho ancora ricevuto notizie sui risultati dell’esame istologico. Questo ritardo non solo crea in me forte ansia, ma altresì in tutta la mia famiglia, anche in previsione delle lunghe attese per sottopormi alle cure necessarie.
Consapevole che gli operatori sanitari svolgono il proprio compito con professionalità ed umanità sono certa che comprenderanno la difficoltà anche emotiva che mi ha spinto a scrivere quanto sopra. Inoltre sono sicura che faranno uno sforzo per farmi avere al più presto, e con me a tutti gli altri pazienti in attesa, i risultati dell’esame istologico.
Spero che questo mio scritto non sia una voce nel deserto, ma che venga sostenuto da chi si trova nelle mie stesse condizioni al fine di avere in tempi rapidi il risultato dell’esame istologico e poter fare le cure necessarie senza rischiare la propria vita nell'attesa.
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