AIDS Policlinico Umberto I

Mi sono recato, in tale data, nel reparto di Malattie infettive per effettuare il test HIV. Grazie alle indicazioni stradali son riuscito a trovare il reparto, più complicato è stato riuscire a capire dove dovessi effettuare il test, ho dovuto chiedere ad una dottoressa di passaggio, la quale molto cortesemente mi ha spiegato l'iter da seguire (se non fosse stato per lei non avrei sinceramente saputo cosa fare e a chi rivolgermi) - è impossibile ottenere informazioni se non in questo modo. Ciò detto, messomi in fila, un signore in attesa mi dice di bussare alla porta, dove un medico prescriverà l'impegnativa, gratuita, da portare successivamente nella sala dei prelievi. Accetto il consiglio, dall'altra parte della porta una dottoressa urla in romanesco e con rabbia di aspettare, mi accoglie poi in maniera molto sgarbata e stizzita. Durante la compilazione dell'impegnativa le dico di non ricordarmi quale fosse la mia ASL, questa mi chiede il municipio di appartenenza e dopo averle risposto, la dottoressa si appella al suo collega, in mia presenza, dicendo che mi stavo inventando tutto, e quindi di controllare su internet. Dopo aver verificato l'attendibilità delle mie informazioni, la dottoressa getta tutta la colpa sul collega, il quale: "Si è sempre sbagliato in passato". Terminata la ridicola scena, mi reco in un'altra stanza per effettuare il test. Purtroppo il personale addetto al prelievo non era da meno rispetto ai colleghi in quanto ad educazione, mi fissano nell'attesa che io faccia qualcosa, e solo dopo aver fatto capire che era la prima volta che effettuavo il test, mi hanno detto quali scartoffie eventuali compilare. La dottoressa o infermiera che ha eseguito il prelievo, lancia letteralmente contro il muro gli involucri delle provette (mancando il secchio, una scatola di cartone) e dopo aver finito mi dice che dovrò ripresentarmi dopo "10 giorni" (ma quale reparto prelievi, anziché fornire date concrete, ti dice di presentarti dopo 10 giorni? Cosa vuol dire 10 giorni? Inoltre decoroso sarebbe fornire il servizio online, utilizzato ormai da quasi tutte le ASL della città). Provo a salutare, ma naturalmente non ricevo nessuna risposta, le dottoresse sono troppo impegnate a chiacchierare tra di loro. Noi cittadini non paghiamo le tasse per essere trattati, se non con semplice mancanza di cortesia, con vera e propria maleducazione e mancanza di rispetto. Per non parlare delle scarse condizioni igieniche che presentava l'intero reparto.

Ottimi i medici, competenti e accurati, peccato che non abbiamo assolutamente a disposizione strutture e mezzi per poter lavorare meglio e in collaborazione con i pazienti. Ho sempre avuto la dovuta assistenza e scrupolosità da parte dei due medici, gli unici problemi che trovo sono il fatto che non hanno a disposizione un telefono per poterli contattare e addirittura neanche un computer... Con tutti i soldi che si sprecano negli ospedali, credo che una linea telefonica e un PC siano il minimo da dare a disposizione di due soli medici.